Provincia, il Consiglio dà luce verde al Ptcp anti cemento

Diciannove sedute, quasi 200 osservazione e anche molte polemiche. Sono questi i numeri del nuovo Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento approvato dal Consiglio provinciale la notte fra mercoledì e giovedì
Diciannove sedute, quasi 200 osservazione e anche molte polemiche. Sono questi i numeri del nuovo Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento approvato dal Consiglio provinciale la notte fra mercoledì e giovedì. Il via libera è arrivato col voto favorevole dell’opposizione di centrosinistra, eccezion fatta per l’Italia dei Valori di Sebastiano La Verde, che invece ha votato contro.
Obiettivo numero uno del documento: bloccare l’avanzata del cemento che oramai ha ingoiato più del 50% delle aree verdi della Brianza. Le parole del presidente, Dario Allevi, visibilmente soddisfatto per il risultato raggiunto, lasciano intendere chiaramente l’importanza del Piano. «Alcune Province lo adottano in due o tre mandati – spiega Allevi -, noi ce l’abbiamo fatta in due anni senza utilizzare consulenza esterne. Abbiamo lavorato in silenzio e con grande abnegazione e adesso proseguiamo col nostro lavoro cercando di monitorare la situazione ed evitare che altre verdi vengano scarificate».
Il dato di partenza evidenzia che in Brianza le aree urbanizzate hanno già raggiunto il 54% del territorio complessivo, pari a 218 kmq. Il Consiglio provinciale ha confermato così la proposta formulata dalla giunta che prevede di vincolare per il 91,9% la superficie restante, attraverso i vari strumenti di salvaguardia: Parchi Regionali (67,15 kmq), Plis (847,83 kmq), Ambiti agricoli strategici (100,49 kmq), Rete verde di ricomposizione (120,13 kmq) e Ambiti di interesse provinciale (21,07 kmq). Restano libere, pertanto, aree per 15,20 kmq, ovvero solo il 3,7% dell’intera superficie, nel quale verranno comunque applicate le misure di compensazione previste per gli interventi a consumo di suolo. «Speriamo in una Brianza più verde, più vivibile e anche più moderna . aggiunge Cristiano Crippa, assessore alla Pianificazione territoriale -. L’approvazione del Ptcp è costata impegno e lavoro ma il risultato finale è ottimo». Il Piano contiene indirizzi e prescrizioni validi per i 55 Comuni MB in materia di assetto del territorio, ambiti agricoli strategici, paesaggio, infrastrutture e sviluppo socio-economico, individuando come priorità assoluta la difesa del suolo e la tutela delle aree libere. Il ‘Piano per la Brianza’ è il presupposto per un doveroso coordinamento fra i Comuni e la Provincia, per individuare un sistema condiviso per le scelte che hanno ricadute in termini urbanistici su scala sovra locale: contiene infatti criteri di localizzazione e le linee di sviluppo per i sistemi insediativi e per i sistemi di mobilità, Pedemontana in primis. «Abbiamo fatto un grande lavoro di confronto – conclude Domenico Guerriero, capogruppo del Pd -. Il nostro giudizio è stato di apprezzamento ma non di soddisfazione totale, c’è stato uno scollamento fra il piano adottato e quello approvato. Questo documento sarà la cartina di tornasole dei sindaci».