Gorgonzola: auto pirata uccide e travolge sedicenne

Beatrice Papetti era a pochi metri da casa, insieme al cugino, quando è stata travolta da un’auto pirata ed uccisa, sulla sp11 di Gorgonzola, alla mezzanotte di ieri.
Beatrice Papetti era a pochi metri da casa, insieme al cugino, quando è stata travolta da un’auto pirata ed uccisa, sulla sp11 di Gorgonzola, alla mezzanotte di ieri.
La giovane stava attraversando la provinciale che la separava da via Cascina Mirabello, dove viveva insieme al padre Nerio, alla madre Roberta, alla sorella Francesca ed altri parenti. Insieme al cugino di 18 anni, Giovanni, la giovane rientrava dalla piazzetta del Comune, dove in bici aveva raggiunto alcuni amici. L’auto pirata, che probabilmente sopraggiungeva a forte velocità, non ha arrestato la sua corsa ed ha proseguito in direzione Gessate.
Beatrice, 16 anni, è morta all’arrivo in ospedale a Melzo a causa dei traumi riportati nell’incidente. Il cugino Giovanni, 18 anni, ha assistito impotente allo schianto, ed ora sotto shock per l’accaduto. “L’auto del pirata correva di certo – dichiara un affranto papà, Nerio Papetti – il corpo di mia figlia era a 70 mentri dal punto di impatto, la bicicletta a 100”.
Mentre i carabinieri della Compagnia di Cassano sono al lavoro per rintracciare il pirata, tra parenti e vicini di casa della vittima infuria la polemica per la mancanza di sicurezza nell’attraversamento dove Beatrice é stata investita “La città ha chiesto da tempo più illuminazione e un sottopasso – dichiara Riccardo De Martino, vicino ed amico di famiglia – Beatrice usciva con mia figlia, è un caso che ieri non fossero insieme per andare in piazzetta dagli amici”.
“Un’altra tragedia, un’altra giovane vittima sulla strada e ancora una volta un’automobilista che anziché fermarsi e prestare soccorso fugge
dopo aver investito una persona. Le forze dell’ordine, sono convinto, riusciranno a fermare il pirata della strada, ma dopo la giustizia dovrà essere inflessibile. Non possiamo più aspettare: il governo deve introdurre il reato di omicidio stradale e inasprire ancora di più le pene per chi scappa dopo aver commesso un reato”. Così l’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) commenta l’incidente.
Beatrice Papetti studiava in un liceo artistico di Milano, avrebbe compiuto gli anni tra poco.