Vimercate: Bames-Sem e Ibm gridano la propria rabbia in prefettura

24 luglio 2013 | 18:10
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Vimercate: Bames-Sem e Ibm gridano la propria rabbia in prefettura

Torneranno a protestare davanti alla prefettura di Monza, venerdì 26 luglio, i lavoratori di Bames-Sem e Ibm, che da anni stanno vivendo una crisi che sembra ormai inesorabile.

Torneranno a protestare davanti alla prefettura di Monza, venerdì 26 luglio, i lavoratori di Bames-Sem e Ibm, che da anni stanno vivendo una crisi che sembra ormai inesorabile. Il loro obiettivo è chiedere che l’attuale proprietà di Romano Bartolini faccia un passo indietro, perchè ritenuta la responsabile di questa situazione disperata.

Il presidio in via Prina, davanti alla prefettura di Monza, partirà alle ore 9: con lo scopo di tenere alta l’attenzione sull’area ex-Ibm e sui circa 400 lavoratori che ancora oggi gravitano nelle varie aziende presenti nell’area.

«I lavoratori sono convinti che sia necessario che l’amministratore delegato unico e i membri della sua famiglia siano estromessi dalla gestione del sito di Vimercate – afferma in una nota Gianluigi Redaelli, segretario generale della Fim Cisl Brianza – ne devono essere tutti convinti, Istituzioni comprese, che questo è il solo modo con il quale si possano creare le condizioni per portare nuova imprenditorialità e far rinascere il sito ex IBM».

Molti dipendenti di Bames-Sem hanno in arretrato anche cinque-sei mensilità e anche agli ex-dipendenti non è stato corrisposto, in parte o talmente, il TFR maturato. Ma i debiti del gruppo Bartolini non sono solo verso i lavoratori ma anche nei confronti di diversi enti, tra cui: Comune di Vimercate, Equitalia, INPS, Unicredit e le organizzazioni sindacali.

«Chiediamo alle Istituzioni tutte (Ministero, Regione, Provincia, Comune) di continuare a credere, alle capacità professionali e di utilizzare tutti gli strumenti (Distretto Hi-Tech, RAID, agevolazioni, incentivi di vario genere) che favoriscano e che possano dare una prospettiva futura ai lavoratori ed al sito ex IBM – conclude Redaelli – non possiamo disperdere questo enorme patrimonio di conoscenze presente nel sito di Vimercate, eccellenza per il Vimercatese, per la Provincia Monza e Brianza, per l’intera Lombardia e soprattutto perché in gioco c’è il futuro di oltre 400 lavoratori e lavoratrici».