Wifi pubblico, ci siamo. Dal Parlamento la svolta

Navigazione libera, nessuna registrazione e alcun obbligo per gli esercenti. Ecco la svolta Wifi, testo approvato alla Camera, ora tocca al Senato.
Nessun obbligo di identificazione personale. La commissione Bilancio alla Camera ha trovato il passepartout per sdoganare finalmente il wi-fi anche in Italia, dopo che nel 2011 era caduto il freno Pisanu e le relative norme antiterrorismo, tra cui, la più nota, l’obbligo di identificazione per l’utilizzo di una rete pubblica. In realtà, un certo sottobosco giuridico di cavilli e norme manteneva ancora in vita la procedura che, giocoforza, rallenta e scoraggia i fruitori, tra nickname, password e dati personali da fornire.
Ora, con la svolta “free” e l’eliminazione degli emendamenti restrittivi, gli esercenti pubblici potranno introdurre la navigazione libera all’interno dei propri locali. All’utente decidere se procedere o meno con la navigazione. Il testo approda dunque al Senato, ultima tappa prima della possibile e definitiva liberazione di wifi e hotspot.