Monza, approvato tra le polemiche il bilancio di previsione

Fumata bianca in consiglio comunale: dopo mesi di lunga attesa Monza ha il bilancio di previsione 2013. L’approvazione è giunta al termine di una seduta fiume alle 3.20 del mattino non senza però qualche mal di pancia da parte dell’opposizione.
Fumata bianca in consiglio comunale: dopo mesi di lunga attesa Monza ha il bilancio di previsione 2013. L’approvazione è giunta al termine di una seduta fiume alle 3.20 del mattino non senza però qualche mal di pancia da parte dell’opposizione.
«Il mancato raggiungimento del numero legale di mercoledì scorso non è stato un incidente di percorso – ha spiegato il capogruppo della Lega Nord, Simone Villa – Ancora una volta la seduta si è potuta svolgere perchè il consigliere di CambiaMonza, Paolo Piffer, ha inserito la sua tessera. In nome dell’etica e della trasparenza ora chiediamo che renda note le sue ragioni: siamo tutti consiglieri ma con ruoli differenti, Piffer deve dichiarare il suo». A condividere le parole espresse dal consigliere del Carroccio anche, Pierfranco Maffè e Domenico Riga (consigliere e capogruppo del Pdl): «Il previsionale è il documento più importante per il comune, non stiamo votando la lista della spesa e ben quattro consiglieri della maggioranza sono assenti: Alessandro Gerosa (Sel), Vincenzo Traina (IDV), Silvano Appiani (Città Persone – Lista Civica Faglia) e Maria Grazia Artesani (Pd). Ma oltre al danno pure la beffa: hanno votato a favore della calendarizzazione e dell’estensione fino ad agosto della votazione e poi sono andati in vacanza proprio in questi giorni».
Non si è fatta attendere la risposta del consigliere Paolo Piffer: «La mia presenza, anche per manifestare il mio dissenso, è un impegno che mi sono preso con i cittadini e con CambiaMonza. Ho più volte fatto notare le mie perplessità rispetto alle difficoltà della maggioranza a garantire i numeri, ma questo è un problema che dovranno spiegare ai loro elettori, non a me. Ci è stato chiesto un sacrificio per il bene di Monza, e noi lo abbiamo fatto. Avremmo avuto lo stesso atteggiamento di responsabilità con qualsiasi altra realtà politica. L’etica e la trasparenza non c’entrano niente. Rispettiamo posizioni diverse e pretendiamo che venga rispettata la nostra».
I NUMERI. Polemica a parte ecco i numeri del bilancio di previsione. Centoventotto milioni di euro: a tanto ammonta la spesa corrente che, rispetto al consuntivo dell’anno scorso, non riporta alcun aumento. Sono invece in conto capitale investimenti per 87milioni di euro.
Per quel che riguarda le entrate che finanziano la spesa corrente, 104 milioni saranno quelle tributarie (Imu, Tares, addizionale comunale Irpef). L’aliquota Irpef rimarrà invariata, allo 0,5%, nonostante sia possibile aumentarla fino allo 0,8%, e il gettito previsto si attesta a 10,8 milioni di euro: saranno esenti dal tributo tutti i redditi al di sotto dei 15 mila euro.
Imu. Nel 2013 è previsto che tutta l’imposta rimanga ai comuni (con equivalente riduzione di trasferimenti) a eccezione dell’imposta relativa agli immobili produttivi, che il contribuente verserà direttamente allo Stato: il gettito previsto in bilancio di previsione è di 58,7 milioni di euro.
TARES, UNA MAZZATA PER I MONZESI. Tra le novità di questo bilancio di previsione l’introduzione dellaTares, introdotta dal Governo Monti con il Decreto Legge “SalvaItalia” (n. 201 del 2011) , al posto della Tarsu che produrrà un gettito di 22,4 milioni di euro. Circa 4 milioni in più rispetto a quanto generato dalla Tarsu nel 2012. Con la Tarsu il Comune riusciva a coprire l’82% dei costi legati ai rifiuti, il resto era coperto con altre entrate comunali. Con la Tares ciò non è più possibile perché la normativa prevede che vengano coperti la totalità dei servizi legati ai rifiuti e ai costi indivisibili (ad esempio spezzamento e illuminazione stradale). Tra la spesa corrente emerge la conferma e un leggero aumento (circa 900 mila euro in più) dei fondi disponibili per i servizi sociali, con una previsione di bilancio di 28,9 milioni di euro. Aumentano di quasi 1 milione di euro le risorse destinate all’istruzione pubblica (13,8 milioni di euro) e vengono confermati i fondi alla cultura (3,9 milioni di euro).
«Nonostante i gravi ritardi e le incertezze governative su alcuni importanti capitoli di entrata, come l’Imu, – commenta il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti – con un intenso lavoro di cui ringrazio la giunta, la struttura e tutto il Consiglio comunale, siamo riusciti ad approvare il bilancio senza il quale non saremmo stati in grado di garantire servizi fondamentali ai cittadini e di proseguire con l’opera di manutenzione avviata in città. Sulla Tares l’amministrazione si attiverà affinché già dall’anno prossimo, intervenendo sulle componenti variabili della tariffa legate alla effettiva produzione di rifiuti, si possano rimodulare gli importi a fronte di risultati ulteriormente positivi sul fronte della raccolta differenziata cittadina».