Monza dice sì alla tassa di soggiorno. Per Monti: “Un suicidio”

3 agosto 2013 | 09:54
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Monza dice sì alla tassa di soggiorno. Per Monti: “Un suicidio”

L’annuncio è arrivato durante una seduta del consiglio comunale di Monza. Il primo cittadino Roberto Scanagatti ha comunicato che l’Amministrazione monzese è intenzionata ad inserire, a partire dal 2014, la tassa di soggiorno.

L’annuncio è arrivato  durante una seduta del consiglio comunale di Monza.  Il primo cittadino Roberto Scanagatti ha comunicato che l’Amministrazione monzese è intenzionata ad inserire, a partire dal 2014, la tassa di soggiorno.

Cinque euro: questo il costo massimo di ogni singolo pernottamento nelle strutture alberighiere del capoluogo brianzolo. Un’imposta, a detta del borgomastro, che servirà a “finanziare la promozione turistica e gli eventi in occasione di Expo 2015“.  «La nostra idea è di mettere  un euro di tassa per ciascuna stella data agli alberghi –  ha spiegato Scanagatti– Chi soggiornerà nelle strutture da una stella pagherà un solo euro di tassa, due stelle due euro, e così via, fino ad un massimo di 5euro. Per quanto riguarda ostelli e B&B, invece, stiamo valutando il da fare».

La tassa di soggiorno ha suscitato però qualche malumore tra le fila del Carroccio: dalle pagine del suo blog ha espresso la propria opinione l’assessore al Turismo provinciale, Andrea Monti: «Scanagatti annunciando l’introduzione della tassa nel 2014, l’ha giustificata dichiarando che i “suoi proventi saranno finalizzati a realizzare azioni di sviluppo del turismo anche in previsione di Expo”. Questa però  non è tanto una volontà del sindaco, è la legge stessa che lo impone. Milano ha applicato la Tassa di Soggiorno nel settembre 2012, e dal primo luglio 2013 ha fatto scattare un aumento che ha creato scompiglio tra gli operatori meneghini. Questo rappresenta il motivo più forte perché Monza continui a giocare, al contrario in positivo, la leva fiscale, lavorando per rendere più competitivo il soggiorno nel nostro capoluogo.Va poi tenuto conto che le presenze alberghiere sul nostro territorio sono prevalentemente legate al mercato business, ed è per questo che l’aumento del carico fiscale, graverebbe principalmente sulle nostre aziende, già provate da un peso fiscale oltre ogni limite. Ed anche in ottica Expo, dove Monza e la Brianza scontano già carenze di collegamento rispetto a Milano, l’introduzione della nuova imposta rischierebbe di trasformarsi in un vero e proprio suicidio».