Morte sul lavoro a Burago: i sindacati vogliono delle risposte

Non c’è ancora una nota ufficiale sulle cause dell’incidente in cui ieri pomeriggio ha perso la vita un tecnico 47enne in trasferta dalla Germania all’interno dei capannoni della Presezzi di Burago Molgora.
Non c’è ancora una nota ufficiale sulle cause dell’incidente in cui ieri pomeriggio ha perso la vita un tecnico 47enne in trasferta dalla Germania all’interno dei capannoni della Presezzi di Burago Molgora.
Ad uccidere l’uomo dovrebbe essere stata l’esplosione di una valvola di un macchinario, che il tecnico stava collaudando: un forte botto, come uno schianto, secondo quanto raccontato da alcuni dipendenti presenti al momento dell’incidente. Una morte sul lavoro che oltre a mobilitare la magistratura, che farà chiarezza sulle cause dello scoppio e sulle responsabilità, ha mobilitato anche i sindacati brianzoli che vogliono vederci chiaro sulla vicenda: «Stiamo facendo una serie di verifiche dal nostro ufficio che segue gli incidenti sul lavoro supportato dal lavoro che sta eseguendo l’asl. Non siamo mai riusciti ad entrare nell’azienda, perchè non abbiamo rappresentanti al suo interno e perchè non siamo mai stati invitati dalla proprietà – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl Brianza – Nel caso i familiari della vittima abbiano bisogno di un supporto legale, noi abbiamo un ufficio apposito a cui si potranno rivolgere per avere un sostegno. La regola numero uno è sempre non abbassare mai la guardia, tenere sempre le antenne alte, per evitare tragedie come questa».
Di una carenza di comunicazione fra l’azienda di Burago e i sindacati ha parlato anche Pietro Occhiuti della Fiom Cgil: «Non ci sono rappresentanti sindacali in questa azienda che conta circa 200 lavoratori – spiega Occhiuti – abbiamo avuto solo un paio di contatti con i lavoratori ma nulla di più. Anche nelle poche assemblee convocate per parlare con i dipendenti, non ci è mai stata concesso un luogo dove poterle svolgere, ma abbiamo sempre dovuto cercarci una sistemazione esterna».