Accadde domani, viaggio a ritroso nel tempo a bordo di una monoposto

7 settembre 2013 | 16:37
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Accadde domani, viaggio a ritroso nel tempo a bordo di una monoposto

Notizie e curiosità sui Gran Premi d’Italia svoltisi nella stesa data di quello di quest’anno. Qui Schumacher conquistò i primi due punti della sua carriera e nel 1974 lo svedese Ronnie Petereson arrivà primo bruciando Emerson Fittipaldi

Accadde domani. L’8 settembre per gli appassionati di motori rappresenta un giorno particolare per tutti coloro che hanno nel cuore l’autodromo di Monza. Le quarantotto ore che scoccheranno fra pochi istanti sono state in passato ricche di emozioni, di vittorie eccellenti e di ritiri eclatanti. L’8settembre nel 1996, per esempio, Michael Schumacher, uno dei campioni che più di ogni altri ha saputo conquistare il cuore dei tifosi ferraristi conquistò la prima delle quattro vittorie al Gp d’Italia. Con la sua Ferrari precedette di 18 secondo la Benetton di Jean Alesi e di un minuto e sei secondi la McLaren di Mika Hakkinen. 

Cinque anni prima, nel 1991, invece, Nigel Mansel, altro campione che ha un posto speciali nel cuore dei tifosi della rossa di Maranello, conquistò la gara precedendo di 16 secondi e rotti niente meno che Ayrton Senna e di quasi 17 un altro mostro sacro: Alain Prost. Curiosità: Schumacher quell’8 settembre arrivò quinto e il piazzamenti gli valse i primi due punti della sua carriera. Procedendo a ritroso nel tempo, arriviamo nel 1985. Quell’anno, a Monza, dominò in lungo e in largo Prost che alla fine vinse la gara con quasi un minuto di vantaggio su Nelson Piquet e Ayrton Senna. Attenzione però. Quelli che hanno la memoria lunga ricorderanno che i distacchi non sono veritieri fino in fondo. 

La gara fu vivacissima, combattuta fino all’ultimo e con continui sorpassi tanto che alla fine della gara si erano pure verificate alcuni cedimenti meccanici come quello che aveva portato al ritiro la Ferrari condotta da Michele Alboreto. Nel 1974 la vittoria finale fu conquistata da Ronnie Petterson, morto quattro anni dopo sullo stesso tracciato in tragico incidente accaduto pochi secondi dopo il semaforo verde del via. Nel 1968 la vittoria andò a Denis Hulme che mantenne una media di 234 chilometri all’ora. Al secondo posto si piazzò Johnny Servoz – Gavin che bruciò in volata Jacky Ickx. 

Tre anni prima invece vinse Jim Clark che proprio con il successo ottenuto in Brianza ottenne anche la certezza matematica di conquistare il titolo mondiale con tre giornate di anticipo. Le ultime due date impresse nella memoria degli appassionati sono il 1957 con la vittoria di Stirling Moss che batté Juan Manuel Fangio, e il 1935 con la vittoria di Hans Stuck, tanto veloce da precedere di quasi due minuti l’Alfa Romeo P3 di René Dreyfus e Tazio Nuvolari