Vimercate, protestano i dipendenti di Bames e Sem. Rischiano in 276

17 settembre 2013 | 23:07
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Vimercate, protestano i dipendenti di Bames e Sem. Rischiano in 276

Costeggiando la tangenziale il corteo, con bandiere e striscioni, ha raggiunto il comune. I manifestanti sono stati ricevuti dal sindaco Paolo Brambilla.

Un corteo di 200 persone con bandiere, striscioni e megafoni è partito dallo stabilimento di via Lecco fino in centro Vimercate. Sono i dipendenti di Bames e Sem che questa mattina dopo l’assemblea e un breve giro nei piani della dirigenza, si sono diretti dal Sindaco Paolo Brambilla.

Costeggiando la tangenziale i manifestanti hanno raggiunto il comune dove sono stati ricevuto dal primo cittadino e alcuni assessori. “Il Sindaco ha ribadito con forza la volontà di mantenere la vocazione industriale dell’area (prima area dell’Ibm, poi di Celestica ndr) e che l’Amministrazione Comunale sarà al fianco dei lavoratori nella loro lotta per il lavoro” si legge in una nota stampa della Fim Cisl Monza Brianza Lecco.

La Fim Cisl evidenzia due urgenze: “la prima è quella di dare risposta occupazionale definendo un nuovo ammortizzatore sociale che scade il 22 ottobre per 276 dipendenti di Bames (su 291) a cui vanno aggiunti i 98 di Sem (febbraio 2014), la seconda è quella di iniziare un lavoro serio per evitare che nel sito di Vimercate vinca la logica della speculazione edilizia ma si faccia un vero percorso di re-industrializzazione. Per entrambe le società, come OO. SS. abbiamo presentato istanza di fallimento al fine di estromettere Bartolini dalla gestione delle aziende, di contro per le due società le stesse hanno presentato richiesta depositata presso il Tribunale di Monza di concordato preventivo, dopo che sono state respinte dal Tribunale di Milano (dove hanno la sede legale) le richieste di concordato preventivo in continuità”.

Intanto i lavoratori continueranno le azioni di protesta: lunedì 23 settembre il corteo si sposterà davanti alla sede della Provincia di Monza in via Tommaso Grossi per un incontro con il presidente della provincia, Dario Allevi, Poi i dipendenti passeranno in Regione e il 2 ottobre si concentreranno davanti al Tribunale, dove si deciderà se accettare o meno la richiesta di concordato preventivo depositato dalle due società.