Censimento delle due ruote? Intervista a Carmen, volontaria di MonzainBici

Ha censito il passaggio delle biciclette sul Ponte dei Leoni. Ha iniziato alle 7.30 e fino alle 13.30 ha annotato su un foglio tutte le biciclette in entrata nel centro storico di Monza. Ha anche risposto alle domande dei passanti che incuriositi si sono fermati a dare un’occhiata.

Ieri, con indosso il giubbetto giallo e il tesserino di MonzainBici Fiab, Regione Lombardia, Carmen Ripamonti, 60 anni di Monza, ha monitorato l’evoluzione dell’uso della bicicletta proprio durante i giorni della “Settimana europea della mobilità sostenibile”.

“È la prima volta che partecipo, ed è stata un’esperienza sicuramente positiva – racconta la volontaria da tre anni nell’associazione – Mi sto occupando di annotare sui fogli tutte le bici che entrano in città. Verso le 8 è stato il momento di maggiore affluenza, c’erano anche tanti studenti”.

Una mattinata impegnativa dunque per Carmen, che ha anche ascoltato le segnalazioni di alcuni cittadini: “Quando vedevano che eravamo di MonzainBici (a fare il rilevamento c’era con lei anche un’amica, Anna. Ndr) in tanti ci hanno lasciato la loro opinione: c’è chi suggeriva di introdurre l’utilizzo del casco obbligatorio, chi proponeva l’uso del campanello, chi si lamentava della mancanza di piste ciclabili in città e chi simpaticamente ci chiedeva come fare ad avere il cartellino di MonzainBici da appendere al proprio mezzo”. E proprio sulla mancanza di piste o corsie ciclabili a Monza che Carmen vuole lanciare una segnalazione all’amministrazione: “Abito nella zona di Triante e non esiste un percorso sicuro per le bici, arrivare in centro storico significa pedalare per via Felice Cavallotti ed è veramente uno slalom fra le auto, moto e scooter”.

In foto in apertura Carmen (a sinistra) e Anna (a destra)