Confindustria Monza e Brianza: in luglio segno più sulla produzione

20 settembre 2013 | 00:01
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Confindustria Monza e Brianza:  in luglio segno più sulla produzione

La produzione risulta in crescita per i settori metalmeccanico, chimico, alimentare e altre manifatture. Stabile il legno-arredo e in controtendenza il tessile a livello generale, che – rispettivamente – però crescono e tengono le posizioni sui mercati esteri.

L’indagine condotta dall’osservatorio di Confindustria Monza e Brianza su un campione rappresentativo di imprese associate conferma in luglio un piccolo miglioramento produttivo del settore manifatturiero. Il 52% del campione dichiara infatti un aumento della produzione totale rispetto al mese precedente mentre la produzione per l’estero cresce nel 48% dei casi e resta stabile in oltre la metà.

La produzione risulta in crescita per i settori metalmeccanico, chimico, alimentare e altre manifatture. Stabile il legno-arredo e in controtendenza il tessile a livello generale, che – rispettivamente – però crescono e tengono le posizioni sui mercati esteri.

Scendono dal 50 al 40% le dichiarazioni di portafoglio ordini in aumento ma salgono dal 50 al 62% quelle di fatturato in aumento. Il tasso di utilizzo degli impianti resta al 75% del potenziale nei 2/3 delle imprese rispondenti. Un esame complessivo dei dati conferma una timida rimessa in moto dell’economia, legata soprattutto alla ripresa dell’eurozona, nonostante un numero sensibile imprese abbia dichiarato un aumento complessivo della produzione.

Dopo la stagionalità di agosto, settembre sarà il banco di prova, con il quale verificheremo la capacità dell’industria brianzola di agganciare il gruppo dei paesi produttori in ripresa e fare meglio della tuttora asfittica media nazionale. A fine agosto si assottiglia lo stock di imprese che hanno richiesto l’utilizzo degli ammortizzatori sociali: scendono da 115 a 94 le per un totale di 4832 dipendenti contro i 5495 di fine luglio.