Forum Unesco, in Regione passa mozione pro Monza. Ma il Pd si astiene

25 settembre 2013 | 09:24
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Forum Unesco, in Regione passa mozione pro Monza. Ma il Pd si astiene

Dopo Roma, con il tentativo “furto” del Gran Premio d’Italia, tocca a un’altra città del centro Stivale insidiare Monza. È la volta di Firenze, e l’oggetto del desiderio è il Forum Mondiale Cultura dell’Unesco, ospite già da due edizioni del capoluogo brianzolo.

Dopo Roma, con il tentativo “furto” del Gran Premio d’Italia, tocca a un’altra città del centro Stivale insidiare Monza. È la volta di Firenze, e l’oggetto del desiderio è il Forum Mondiale Cultura dell’Unesco, ospite già da due edizioni del capoluogo brianzolo. Se, come diceva Agatha Christie, tre indizi fanno una prova, dopo lo stanziamento di 400 mila euro targati Senato per la città gigliata e il decreto Bray, con cui si sposta il baricentro Unesco proprio dalla Brianza alla Toscana, ecco la presa di posizione inequivocabile di Regione Lombardia, con la mozione presentata in consiglio regionale da Massimiliano Romeo e la lettera inviata stamane dal presidente, Roberto Maroni, e dall’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini, ai senatori eletti in Lombardia in cui chiedono una forte presa di posizione per sopprimere in sede parlamentare la norma sopraccitata.

Cappellini Cristina assessore regione lombardia«Questa decisione è stata presa dal presidente e da me – ha commentato Cappellini – perché tutti i senatori eletti in Lombardia si impegnino in difesa delle ragioni del loro territorio di riferimento. Quello che sta accadendo a Roma è un vero e proprio sgarbo nei confronti della Lombardia che bisogna assolutamente impedire. Il prossimo Forum Mondiale della Cultura, come da tradizione e da accordi presi con l’Unesco, si deve tenere a Monza in concomitanza con Expo 2015».

I maligni pensano a un italianissimo “inciucio” in salsa democratica sull’asse Letta-Renzi. Intanto, però, la mozione passa sui banchi del Pirellone nonostante l’astensione del Partito Democratico, ufficialmente per la mancata approvazione di alcuni emendamenti, sulla questione l’intervento di Enrico Brambilla, consigliere Pd: «Expo è un evento nazionale e non lombardo, così il Forum Unesco, niente di male se ad organizzarlo sarà Firenze. No ai campanilismi». E i due consiglieri Pd, Brambilla e Renzi, non si lasciano sfuggire una stoccata al Carroccio: «In ogni caso, non ci pare che in Senato, dove è passato l’emendamento che di fatto trasferisce il Forum da Monza a Firenze e dove siedono fior di rappresentanti della Lega oltre che l’ex presidente lombardo Formigoni, qualcuno si sia alzato a lamentarsi della cosa». In definitiva, per il Pd «la Regione si deve impegnare a riportare il Forum in Lombardia e a mettere a disposizione per il 2015 le risorse economiche necessarie affinché si possa nuovamente tenere a Monza. Dal Governo ci attendiamo comunque risorse affinché in occasione di Expo ci possano essere iniziative culturali di alto livello in Lombardia e nel resto d’Italia».

romeo-massimiliano-lega-nord-regione-mb«Qui non si tratta di mettere bandierine politiche – ha dichiarato Massimiliano Romeo –. Occorre invece un gioco di squadra tra regione, parlamentari e politici locali che, al di là dell’appartenenza di partito, riesca a far sentire le proprie ragioni a favore di Monza e della Lombardia. Va sottolineato che le precedenti edizioni del Forum, organizzato presso Villa Reale, non hanno avuto alcun finanziamento statale, essendosi rette unicamente sugli sponsor e sui finanziamenti regionali. I 400 mila euro che il Governo ha previsto di assegnare a Firenze potrebbero quindi essere completamente risparmiati oppure stanziati sul territorio lombardo per eventi culturali in occasione di Expo. Rileviamo infine l’ormai consueto imbarazzo generale di Pd e 5 Stelle che hanno deciso di astenersi, dimostrando per l’ennesima volta quanta considerazione abbiano per quei lombardi che dovrebbero rappresentare e a cui invece voltano quotidianamente le spalle».

Solo 48 ore fa Pierfranco Maffè, consigliere in quoto al Pdl press il comune di Monza, aveva portato già all’attenzione del parlamento cittadino la questione chiedendo che si realizzi in fretta un documento bipartisan da sottoporre al Senato. «Adesso temo – ci ha confidato il cosigliere – che con questa diatriba l’Italia si metta talmente in cattiva luce da far cambiare idea all’Unesco che potrebbe anche in extremis scegliere di portare il Forum altrove. Questa sarebbe l’ennesima brutta figura all’italiana».

In foto sopra assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini e sotto il consigliere regionale Massimiliano Romeo

Articolo aggiornato il 25/09 alle 15,30