La Lega rivuole Talice in Provincia: “Merita di riavere il suo incarico”

La Lega Nord rivuole Luca Talice in consiglio provinciale, l’ex assessore alla Sicurezza dovrà ora decidere se accettare di essere reintegrato o meno. La sentenza di assoluzione piena ha mosso i suoi colleghi di partito, sebbene nessuno abbia voluto commentare il sex-gate e le voci circa malumori politici nei confronti di Talice.
La Lega Nord rivuole Luca Talice in consiglio provinciale, l’ex assessore alla Sicurezza dovrà ora decidere se accettare di essere reintegrato o meno. La sentenza di assoluzione piena ha mosso i suoi colleghi di partito, sebbene nessuno abbia voluto commentare il sex-gate e le voci circa malumori politici nei confronti di Talice.
Sono trascorsi due anni da quando un esposto presentato alla Procura di Monza si è trasformato in fascicolo per violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico contro Luca Talice. Ad accusarlo furono due giovanissimi del Carroccio, i quali contestualmente confluirono nel gruppo misto del consiglio comunale di Seregno dove Talice era capogruppo per la Lega. All’epoca lanciato nella carriera politica grazie all’incarico di assessore provinciale alla Sicurezza e Protezione Civile, Talice si dimise per affrontare la bagarre giudiziaria. Nel giugno scorso il Tribunale di Monza lo ha assolto con formula piena da tutte le accuse.
In due anni di procedimento giudiziario, sono state molte le voci che si sono rincorse nei corridoi della politica, secondo cui alla base delle denunce ci fosse stata la volontà di rovinare la carriera di Talice o stoppare il suo “modus operandi”. Lo stesso ex assessore, nel 2010 e prima dello scoppio dello scandalo a suo carico, ha presentato un esposto in Procura, nel quale ha raccontato di un colloquio avvenuto nelle sale della Provincia, durante il quale un collega lo avrebbe avvisato di essere divenuto “fastidioso per qualcuno nelle istituzioni” e di poter “dar fastidio anche a qualche appartenente alle forze dell’ordine”, come riportato nel documento. «Queste allusioni – ha commentato Luigi Peronetti, Legale difensore di Talice – sono state fatte da una persona diversa dal mio assistito».
Nella conferenza stampa voluta martedì mattina dalla Segreteria provinciale del partito, nessuno ha però ha voluto commentare l’alone di sospetti nati attorno al sex-gate brianzolo «Questa vicenda è stata uno Tzunami – ha dichiarato l’assessore provinciale al Turismo e Sicurezza Andrea Monti – Oggi per noi Luca è di nuovo l’assessore alla Sicurezza e la sentenza ha cancellato questi due anni, sebbene mi domando chi pagherà per questo». Ma se tra i presenti tutti concordano sull’infondatezza della accuse mosse a Talice, nessuno azzarda una plausibile motivazione per la quale i due giovani ex del partito avrebbero dovuto inventare una denuncia tanto assurda «Gli sono sempre stato personalmente vicino – dichiara Enrico Elli, assessore provinciale al Lavoro – Lo reputo una persona di alto spessore morale e sono felice che anche nella sfera privata sia riuscito a superare la cosa egregiamente. Le altre questioni le affronteremo più avanti».
Commosso fino alle lacrime, ha chiuso la conferenza il consigliere seregnese capogruppo della Lega «La cosa più bella è stato vederlo reintegrare da tutti, per me Luca è prima di tutto un amico – ha dichiarato Roberto Trezzi – Spero potremo combattere davvero tante altre battaglie insieme». Luca Talice, con il placet del Presidente della Provincia Dario Allevi, è stato invitato a presentarsi in Provincia a dare la sua risposta circa il reintegro alla sua carica di assessore « Il Presidente Allevi mi ha trasmesso un messaggio che ho apprezzato molto – ha dichiarato Talice – sulla mia decisione però non mi esprimo, lo farò in quella sede».