Leadership e responsabilità: il Gruppo Giovani Imprenditori Monza e Brianza a scuola dalla Folgore

18 settembre 2013 | 10:32
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Leadership e responsabilità: il  Gruppo Giovani Imprenditori Monza e Brianza a scuola dalla Folgore

Via la cravatta e indossata la mimetica il Gruppo Giovani di Confindustria Monza e Brianza si è recato alla Caserma della Folgore Gamerra a Pisa.

Tre giorni intensi. Via la cravatta e indossata la mimetica il Gruppo Giovani di Confindustria Monza e Brianza si è recato alla Caserma della Folgore Gamerra a Pisa per un corso di leadership creativa.

L’avventura, in realtà, è iniziata in aula ascoltando chi nella Folgore si trovi tutti i giorni a gestire qualcosa di molto simile ad una grande società, con tanto di Presidente (Il comandante Mezzalana), di amministratore delegato (Il colonnello Becherini) e di tutta la linea di manager che giornalmente si trovano a coordinare personale, risorse economiche e tutta una serie di problematiche legate alla sicurezza, procedure e missioni. Si tratta di una realtà, la Folgore, con 8.000 paracadutisti, 140 milioni di Budget e 18 milioni di spese correnti. Un’enorme realtà che ha le sue regole, ma hagruppo giovani confindustria- corso-brigata-folgore-2 anche numerosi parallelismi con le normali aziende. I paracadutisti, quindi, offrono alle imprese italiane questo corso per aiutarle a contrastare la crisi e per sostenerle nella competitività internazionale.

Gli obietti sono stati raggiunti da tutti gli imprenditori: lo stress è stato gestito, si sono sviluppate dinamiche di gruppo necessarie al superamento delle difficoltà e infine è aumentata quella consapevolezza che serve a incentivare la leadership.

«Svolgere il ruolo di titolare di un’azienda non è semplice tra le molte responsabilità e le continue pressioni – spiega Andrea Bianconi, vice presidente del GGI di Monza e Brianza e aggiunge – Spesso bisogna prendere decisioni importanti in poco tempo e magari da questa decisione dipende il destino dell’impresa stessa e dei suoi dipendenti. Durante la tre giorni sono stati estremamente interessanti gli aspetti legati alla gestione del gruppo in situazioni di stress, dove abbiamo compreso molto chiaramente quanto sia difficile essere in grado di prendere decisioni razionali velocemente. La metafora del comandate che in guerra deve scegliere quale sia la strategia migliore, ben si presta ad essere riportata in azienda ».

Un altro aspetto estremamente interessante, sempre facendo dei parallelismi tra mondo dell’esercito e azienda è l’aver ritrovato quello che gli imprenditori chiamano “Miglioramento Continuo”, ovvero la pratica attraverso la quale tutte le azioni devono essere pianificate, eseguite, verificate e migliorate, per tornare poi alla prima fase, in un circolo continuo (Plan-Do-Check-Act).

«Mi piace citare il motto dell’esercito inglese che è “Train Hard, Fight easy” e che racchiude l’importanza dell’esercitazione come elemento di miglioramento continuo» – aggiunge Bianconi.

Toccante l’intervento in aula del Tenente Colonnello Albamonte, ferito gravemente in caserma due anni fa da un pacco bomba inviato dagli anarchici, ed ora rientrato nelle fila dell’esercito: «Non esistono gruppi inefficienti, ma leader e stili di leadership sbagliati» – ha detto il Tenente Colonnello per spiegare come il valore del team è fondamentale, come nelle aziende ha un peso elevato il capitale umano, l’insieme delle persone che ne fanno parte ed i loro valori individuali.

Un’altro aspetto che ci ha colpito è quello legato alla motivazione, elemento fondamentale per tutte le persone che scelgono l’esercito e la Folgore come proprio mestiere per la vita. La forte motivazione è ciò che spinge queste persone, che credono veramente in ciò che fanno, in nome del proprio Corpo e della Nazione.

«L’Esercito Italiano, assieme a noi imprenditori, è tutti i giorni in “Prima Linea” per mantenere alto il nome della Nazione – conclude Bianconi – C’è in ballo la sua credibilità all’estero e sul territorio».

Foto gentilmente concesse da “Zini/Falugi – Brigata Folgore”