Lissone città d’arte: al MAC sei nuove mostre

14 settembre 2013 | 21:03
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Lissone città d’arte: al MAC sei nuove mostre

Si riparte con una marcia in più. Anzi, con sei marce in più, come le mostre che saranno inaugurate sabato 14 settembre al MAC, il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.

Si riparte con una marcia in più. Anzi, con sei marce in più, come le mostre che saranno inaugurate sabato 14 settembre al MAC, il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone. «Abbiamo voglia di sperimentare, di tentare forme d’arte nuove – dichiara il direttore artistico del museo Alberto Zanchetta – Qui, in provincia, nascono tante belle idee: forse perché siamo più liberi, meno influenzati dagli standard che si impongono nelle metropoli». Appuntamento quindi in via Padania 6 quando, a partire dalle 18, si potranno visionare i nuovi allestimenti.

“Regesto cromatico” è l’attesa personale dedicata al brianzolo Lorenzo Piemonti: in esposizione le opere più rappresentative che il pittore ha realizzato dagli anni Settanta ad oggi, assieme a numerosi progetti inediti, schizzi, studi su carta e opere grafiche. L’intento è quello di dare un resoconto dell’intera attività dell’artista.

Francesco Fossati e Andrea Magaraggia hanno ideato insieme “Display”, mostra che scompone e destruttura lo spazio al secondo piano del museo: grazie al loro lavoro, anche l’allestimento diventa opera d’arte.

Al pianterreno si potrà ammirare la micro-personale di Ettore Tripodi realizzata appositamente per il MAC. “La città degli immortali” si ispira e reinterpreta “L’mmortale”, il celeberrimo racconto di J. L. Borges, contenuto ne “L’Aleph”. Altra micro-personale quella di Umberto Chiodi: “Crossage”, costituita da una serie di collage realizzati con materiali eterogenei immagini distorte dal significato duplice e ambiguo.

Sempre sabato saranno inaugurati anche due microprogetti. “La scultura interroga la pittura” vede contrapporsi “I vinti” di Francesco Sena e “Il cavaliere” di Giorgio de Chirico: la scultura e il dipinto cercheranno di stabilire un dialogo, forse impossibile, forse più profondo di quanto si possa immaginare. Invece “Readesign”, giunto al terzo episodio, accosta la macchina da scrivere “Remington Ten Forty” di Carl Sundberg e il “Mezzadro”, seggiola di design di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Franco Rella lo studioso chiamato a dar voce allo strano connubio.

Per informazioni consultare il sito del museo.

Fotografia: archivio MB News.