Monza: Villa Reale, dopo il boom di visite aperta per altre due domeniche

Dalla visita agli appartamenti reali al giro nel cantiere fino ad arrivare al tour del parco. L’affluenza dei visitatori alla Villa Reale di Monza, in occasione di “Ville aperte in Brianza”, è talmente alta che sono state aggiunte due domeniche alle date previste.
La visita agli appartamenti reali, il giro del cantiere e il tour del parco piace. L’affluenza dei visitatori alla Villa Reale di Monza in occasione di “Ville aperte in Brianza” è stata così alta che sono state aggiunte dal direttore, Loreno Lamperti, due domeniche, il 6 e il 13 ottobre, alle date previste.
La visita agli appartamenti – Per la seconda domenica consecutiva, quindi, la Reggia apre le porte ai visitatori e si mostra in tutta la sua bellezza. Trentacinque persone ogni mezz’ora partono in gruppo per visitare gli appartamenti reali. È la volta di Valeria Panzani, dell’associazione culturale Guidarte, a far scoprire le meraviglie all’interno delle varie stanze, dal bagno dove giacque il corpo del Re Umberto I morto, alla maestosa tappezzeria ricostruita in base ai resti ritrovati sotto le boiserie e gli infissi, dai prestigiosi mobili dell’ebanista Maggiolini al trono “porta sfortuna” di Napoleone. Ripercorriamo la storia della residenza che fu una delle prime ad avere corrente elettrica e dove nacque il design del mobile italiano, giusto per citare alcuni degli ambiti in cui primeggiò la Villa di Monza. Giriamo un’ora per le stanze ma il tempo vola. «È stata una visita molto bella – mi dicono in coro Lidia Schirano e Giovanni Corigliano – È la prima volta che visitiamo la Reggia e l’organizzazione è stata perfetta e la guida bravissima».
La visita al cantiere – Seconda tappa il cantiere a cui accediamo, sempre in gruppi di 30 persone, dopo aver firmato una liberatoria per lo scarico della responsabilità legata ai pericoli tipici di un cantiere. Qui, scortati dai volontari della protezione civile, Elena ci mostra la maestosa sala da ballo su due piani e le sale di corte, dopo aver ripercorso la storia della Reggia dagli anni dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria al re Umberto I assassinato nel 1900. In molte stanze è stato possibile ammirare i pavimenti e i soffitti restauranti mettendoli a confronto con foto di com’erano prima del restauro e a metà percorso abbiamo osservato due restauratrici all’opera mentre portavano i quadri alla loro originaria bellezza. Durata del giro quaranta minuti. «Interessante il tour ed esaustiva la guida. L’unico problema riguarda i parcheggi – commenta Sandro Rolla – Ora che all’interno dei cancelli non è più possibile mettere l’auto e complice la mancanza di indicazioni, dei miei amici di Milano hanno avuto alcune difficoltà».
Il restauro – La villa settecentesca, opera dell’architetto Giuseppe Piermarini, ha visto iniziare i suoi lavori di restauro nel 1998 con uno stanziamento di 12 milioni di euro, e qualcuno durante le visite facendo i conti mormorava «Chissà quanti altri ne spenderanno per mantenere tutto questo». La somma è stata utilizzata, oltre che per le operazioni di restauro veri e propri, anche per la costruzione di impianti, sonde e telecamere atte alla salvaguardia di un patrimonio così importante. Il progetto prevede la fine dei lavori nel maggio 2014, al termine dei quali in occasione dell’Expo 2015 l’ala sud verrà utilizzata per eventi e mostre. Il consorzio villa reale e la sovraintendenza nel frattempo hanno avviato il progetto di arredo storico degli appartamenti reali poiché diverranno musei di se stessi e aperti al pubblico durante tutto l’anno.
Curiosità: dal 5 settembre, e fino al 6 gennaio, il Serrone ospita le opere della collezione del museo di Gallarate bruciato nel mese di febbraio e con il biglietto di ingresso in Villa Reale è possibile avere uno sconto su quello della mostra.
by S.T.