Naziskin in Brianza? «Keep calm! Il festival è a Cantù»

Dopo le polemiche che in questi giorni hanno investito la Brianza, ecco ora giungere l’ennesimo colpo di scena: la località prescelta sarà Cantù.
Dopo le polemiche che in questi giorni hanno investito la Brianza come uno tzunami circa il raduno dei naziskin, ecco ora giungere l’ennesimo colpo di scena. Fra meno di due giorni si terrà la seconda edizione di Boreal, la manifestazione di estrema destra organizzata da Forza Nuova (le date sono il 12, 13 e 14 settembre). La località prescelta, dove sono attesi centinaia di giovani da tutta Europa, sarà Cantù.
«Time is here, training is over… il Festival Boreal partirà come da programma giovedì 12 settembre. – scrivono gli organizzatori di Forza Nuova dalle pagine del loro sito web – Di tutto l’odio che si è alzato contro di noi, di tutte le parole diffamanti e le false informazioni, nulla è rimasto, se non la realtà concreta, viva e determinata della nostra volontà. […] La paura genera intolleranza. Noi non abbiamo paura».
Erano bastate alcune indiscrezioni sulla possibilità che si svolgesse a Seregno per provocare le reazioni del Pd e anche del presidente della Provincia, Dario Allevi (Pdl), che aveva definito l’evento come «istituzionalmente inaccettabile». Una polemica bipartisan, dunque, che viene ora commentata dall’assessore provinciale alla Sicurezza, Andrea Monti dalle pagine del suo blog: «Gli uomini di Forza Nuova hanno preso tutti per il naso; il Festival Boreal si farà a Cantù e con tanto di permesso del Sindaco e della Prefettura di Como. Per mesi hanno fatto credere a tutti che il raduno si sarebbe svolto dapprima in Provincia di Milano e poi, con denunce e allarmi sempre più precisi ed insistenti in Provincia di Monza, anzi, probabilmente, si diceva, nel Comune di Seregno. Scopriamo ora che si è trattato di un tranello architettato con astuzia, un trappolone politico in cui, spiace dirlo, tanti, troppi ci sono cascati. E proprio mentre il plotone democratico era pronto e schierato per condannare il Sindaco leghista che aiuta i nazisti, ecco che salta fuori il Sindaco di Cantù, eletto grazie al decisivo appoggio proprio del Partito Democratico, che non solo non si oppone al raduno nazistoide, ma addirittura autorizza l’uso di uno spazio pubblico. Adesso inserire la retromarcia provocherà qualche imbarazzo di troppo. […] Siamo del tutto convinti che sia il divieto, la negazione, quindi, in ultima istanza la repressione, la risposta a gruppi e forze politiche che non condividono alcuni valori che consideriamo fondamentali?».