“Ndrangheta omertosa al Nord”, le motivazioni della sentenza “Infinito”

E’ di poche ore la diffusione delle motivazioni della sentenza pronunciata la scorsa primavera dai Giudici della Corte D’Appello di Milano.
Tre anni di indagine, centodieci persone condannate, il maxi processo “Infinito” verrà ricordato come la prima e più vasta operazione contro l’Ndrangheta nel Nord Italia. E’ di poche ore la diffusione delle motivazioni della sentenza pronunciata la scorsa primavera dai Giudici della Corte D’Appello di Milano.
Riunioni nel centro dedicato a Falcone e Borsellino e poi usura, droga, estorsioni e rapine. Le Locali brianzole dell’Ndrangheta funzionavano esattamente come in Calabria. Le indagini avviate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Salvatore Bellomo, hanno smantellato pezzo per pezzo tutte le piccole ndrine brianzole, quasi una per comune. La maxi operazione ha visto al lavoro centinaia di uomini, giorno e notte, per anni. La sentenza di primo grado (del novembre 2011) ha condannato a pene fino a 16 anni 110 imputati, mentre quasi 120 hanno preferito procedere secondo rito abbreviato. La Corte D’Appello di Milano, nell’aprile 2013, ha confermato la decisione precedente con una motivazione resa nota in questi giorni, lunga ben 1700 pagine. La ‘Ndrangheta del nord viene definita dai Giudici come radicata e diffusa, distaccata dal cuore della malavita Calabrese alla quale non riferisce in toto il proprio operato e connotata da una forte omertà anche dalle vittime.