Restituite le reliquie rubate a Correzzana, appello dei carabinieri dell’arte alle diocesi

Grazie al parroco che ha riconosciuto i quattro reliquiari spariti lo scorso anno dalla piccola chiesa di Correzzana, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale hanno restituito le opere ritrovate la scorsa primavera.
Grazie al parroco che ha riconosciuto i quattro reliquiari spariti lo scorso anno dalla piccola chiesa di Correzzana, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale hanno restituito le opere ritrovate la scorsa primavera. Un buon finale per una vicenda che aveva sconcertato non poco i sacerdoti di mezza lombardia quando, da luglio 2012 erano stati registrati decine di furti di reliquie da Monza a Lecco, da Cremona, a Bergamo fino alla provincia di Milano. I quattro reliquiari di Correzzana appena restituiti a don Ambrogio Terruzzi contenevano i resti di San Siro, Sant’Ambrogio, San Desiderio e San Carlo (tutti del ‘700) e furono rubati nella sera tra il 29 e il 30 ottobre 2012 quando furono staccate dalle statue dei santi. Tutti gli altri oggetti rubati da F.P., nullafacente di Bussero del ’74, denunciato la scorsa primavera dai militari dell’arte coordinati dalla Procura di Lecco, sono in caserma in Villa Reale a Monza in attesa che vengano riconosciuti e dissequestrati. Ed è per questo che i carabinieri, oggi comandati dal capitano Francesco Provenza, lanciano un appello alle diocesi e ai parroci delle chiese razziate e li invitano a visitare la caserma e riprendersi le proprie reliquie. Oggetti di non grande valore economico, ma che proprio per questo hanno un fiorente mercato sommerso tra i collezionisti.
L’indagine era partita dall’osservazione di un forte aumento dei furti di reliquie nelle chiese lombarde. Il primo furto risale al 31 luglio del 2012 nella chiesa di Rogoredo di Casatenovo, poi ad agosto era sparita un’edicola votiva posta su un palazzo di una vietta centrale di Vimercate e poi erano seguiti altre decine di colpi tra le province di Monza, Lodi, Bergamo, Cremona e Milano stessa. Dall’analisi di alcune aste telematiche, i militari erano arrivati ad uno degli oggetti e al ricettatore, un antiquario di Pescia trentaduenne poi denunciato insieme al ladro. Grazie ad un prete che aveva riconosciuto l’oggetto rubato si era poi arrivati al ladro che era stato fermato alla stazione di Milano con una borsa piena di oggetti. In casa el’uomo teneva un ‘taccuino dei furti” con sopralluoghi nelle chiese dove disegnava le piantine, annotava i sistemi di sicurezza e commentava ‘i colpi’, certi soddisfacenti, certi meno. Di certo prediligeva chiesette piccole e isolate. Recuperati sicuramente 14 tra statue, quadri, reliquiari (che valgono sui 20 euro ma vengono rivenduti su un fiorente mercato a 100 euro), i carabinieri hanno voluto restituirli ai derubati. All’appello, inviato a tutte le diocesi, ha risposto però solo il parroco di Correzzana. Si spera che a questo punto anche gli altri desiderino recuperare oggetti che hanno valore per i fedeli.