Vimercate. È già un autunno caldo per i lavoratori della ex “Silicon Valley”

3 settembre 2013 | 10:25
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Vimercate. È già un autunno caldo per i lavoratori della ex “Silicon Valley”

È un rientro dalle vacanze amaro per i lavoratori di quella che una volta era la Silicon Valley brianzola: Bames, Compel fra le aziende più colpite dalla crisi che sta decimando gli addetti di un comparto che sembra volersi trasferire sempre più oltre oceano.

È un rientro dalle vacanze amaro per i lavoratori di quella che una volta era la Silicon Valley brianzola: Bames, Compel fra le aziende più colpite dalla crisi che sta decimando gli addetti di un comparto che sembra volersi trasferire sempre più oltre oceano.

L’otto agosto la proprietà Bartolini comunica di aver aperto la mobilità per 276 dipendenti Bames su un totale di 291: una procedura che molto spesso è l’anticamera del licenziamento e che in pratica significherebbe la scomparsa dell’azienda. A fine agosto l’ex-area Ibm ha visto anche la dipartita dalla K-314 che ha trasferito i suoi 40 dipendenti (30 dei quali provenienti dalla Sem) a Mezzago.

Più che un sito produttivo, l’area di Velasca, sembra sempre più trasformarsi in deposito merci per aziende che hanno deciso di spostare lì il proprio magazzino.

“Il 22 ottobre scadrà la cassa integrazione e se non ci saranno proroghe tutti i 276 dipendenti rimarranno a casa – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl – già precedentemente la proprietà Bartolini aveva aperto la mobilità ma per fortuna con il prolungamento della cassa eravamo riusciti a bloccare i conseguenti licenziamenti. Da metà settembre inizieremo una serie di iniziativa per mantenere alta l’attenzione coinvolgendo il comune, la provincia di Monza e infine anche il tribunale di Monza che il 2 ottobre dovrà decidere se dare parere positivo alla richiesta concordato preventivo per l’azienda: se la scelta sarà positiva il gruppo Bartolini dovrà investire sul sito, cosa che non ha mai fatto, e dovrà rendere conto di quanto fatto ad un ufficiale nominato dal tribunale. Non una soluzione ai problemi, ma comunque un buon inizio”.

Brutta situazione anche nel gruppo Compel che comprende anche la Linkra: fra i siti produttivi di Concorezzo, Agrate e Cornate il gruppo, che ha circa 400 addetti, ha ad oggi 95 lavoratori su un totale di 160 in cassa integrazione straordinaria per quanto riguarda Linkra. Quasi 200 in cassa ordinaria invece nella casa madre Compel. Qui la speranza dei sindacati è di ottenere i contratti di solidarietà entro fine ottobre, quando scadrà il periodo di cassa.

Un piccolo spiraglio arriva invece dal gruppo St-Microeletronics che in controtendenza rispetto al resto delle aziende del settore a luglio ha assunto a tempo indeterminato 123 lavoratori. A breve dovrebbe anche essere avviata una nuova linea produttiva.