“Veganch’io 2013”, un successo. Oltre duemila i visitatori

Gli organizzatori: «Siamo molto soddisfatti perché ogni anno vediamo crescere sia il numero delle associazioni interessate ad aderire, sia il numero dei visitatori.
Oltre duemila le persone che nel corso del weekend appena concluso, l’ultimo di agosto, hanno deciso di trascorrere qualche ora nell’area feste di Via degli Atleti, a Vimercate. Lì, in uno spiazzo vasto e attrezzato, si è svolto “Veganch’io 2013”, ottava edizione del festival antispecista organizzato dall’associazione “Oltre la Specie” in collaborazione con “Vascello Vegano”.
«Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato, a nome dell’intero staff di “Veganch’io”, Alessandra Galbiati – perché ogni anno vediamo crescere sia il numero delle associazioni interessate ad aderire, sia il numero dei visitatori. Il clima che si è avvertito in questa tre-giorni era di serenità e di interesse. Del resto di festival con queste caratteristiche non ne esistono molti». E, in effetti, “Veganch’io” si configura come una manifestazione complessa e articolata. Dalle conferenze ai dibattiti, dai workshop alle presentazioni di libri alle letture di brani su animali fino alle lezioni di yoga all’aperto e ai pranzi e alle cene rigorosamente veg e cruelty free: le attività sono state molte e in grado di interessare un pubblico variegato. Filo conduttore il desiderio di far conoscere i temi fondamentali alla crescita e allo sviluppo del movimento animalista, all’interno del quale grande importanza è data alla lotta contro lo specismo.
Tematica, questa, ripresa anche dalle letture condotte dai volontari di “Oltre la Specie”: una bibliografia ampia, che ha compreso autori tra loro diversissimi (da Tommaso Landolfi con “Le due zitelle”, a Vasilij Grossman con “La cagnetta”, passando per “L’età dell’empatia” di Frans de Waal) che però, nelle loro pagine, sono stati in grado di stimolare una riflessione proprio in questa direzione.
Perché diventare vegani, quindi? «Perché si può. Perché si può vivere, davvero bene, senza sfruttare e senza uccidere nessuno», hanno risposto i volontari intervistati. E hanno aggiunto: «La vera domanda, a questo punto, è perché non esserlo».
Per approfondimenti e informazioni: www.veganch’io.org
In fotografia, a destra, il padiglione che ha accolto l’area cucina. In basso, a sinistra, alcuni dei volontari di “Oltre la Specie”: Adele Tiengo, Matteo Andreozzi, Ettore Brocca e Cristina Renoldi. In apertura, in alto, uno dei manifesti posti all’ingresso dell’area feste.