A Sesto una tassa sulle dediche ..lapidarie

31 ottobre 2013 | 05:42
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A Sesto una tassa sulle dediche ..lapidarie

Attenzione ai logorroici. Chi vuole lasciare sulle lapidi dedicate ai propri parenti defunti messaggi, aforismi o frasi poetiche, eviti di seppellire i propri cari al Cimitero di Sesto San Giovanni.

Attenzione ai logorroici. Chi vuole lasciare sulle lapidi dedicate ai propri parenti defunti messaggi, aforismi o frasi poetiche, eviti di seppellire i propri cari al Cimitero di Sesto San Giovanni. Nella vicina ex Stalingrado d’Italia infatti c’è una odiosa tassa di due euro a battuta per la dedica che viene scritta sulle lapidi al cimitero.

Una vicenda a dir poco sorprendente che è venuta fuori dalla rete e poi dall’interessamento di un consigliere comunale di Forza Italia che l’ha portata a conoscenza di tutti e ha chiesto al sindaco di togliere la tassa.

Tutto inizia su Facebook, quando una cinquantenne di residente da anni a Sesto con tre figli, disoccupata, ha saputo dal Comune che doveva pagare 600 euro per le parole sulla lapide di marmo del marito. «È pazzesco – ha spiegato Roberto Di Stefano consigliere comunale di Forza Italia – questa donna non solo aveva perso il marito e il lavoro, ma adesso era costretta a sborsare altri soldi al comune solo perché aveva fatto una dedica troppo lunga (300 battute) sulla lapide ». Il consigliere a quel punto è andato a fondo. «La signora mi ha infatti raccontato che dopo aver pagato il funerale e ordinato la lapide in marmo da un artigiano di Milano – ha proseguito – Poi è stato proprio il marmista che ha chiamato il Comune di Sesto per avere l’ok a posare la lapide sul loculo e ha scoperto che la signora doveva all’Ente ben 600 euro di tasse».

Non contento Di Stefano ha richiesto informazioni all’ufficio cimiteriale per avere ulteriori chiarimenti e la risposta è stata  «In base ad una delibera di Giunta risalente alla scorsa amministrazione, è stato disposto il pagamento di questo balzello in quanto le scritte sulle lapidi del cimitero, luogo pubblico, sono assimilate alle pubblicità a pagamento! Una giustificazione – continua il consigliere  – ridicola e pretestuosa. Ho inviato un’ interrogazione urgente al Sindaco Chittò per avere una risposta scritta ma non l’ho ricevuta».

D’altro canto l’assessore alla partita Enrico Cagliani sembra abbia fatto sapere che sta valutando di eliminare la tassa. Una situazioneche non ha eguali in tutta Italia. Su facebook intanto è montata la polemicai. Tra i commenti dei cittadini indignati è in evidenza quello di una amica della stessa protagonista che quando ha accompagnato la vedova all’Ufficio Cimiteriale ha ricevuto come risposta dal commesso comunale che se “non aveva i soldi per la tassa sulla dedica poteva far mettere il defunto per terra!”. Come se per terra si mettesse solo una croce senza nemmeno un nome.