Bottigliette “marchiate” Ac Monza, ma la Coca Cola non ne sa nulla

9 ottobre 2013 | 20:48
Share0
Bottigliette “marchiate” Ac Monza, ma la Coca Cola non ne sa nulla

Il mistero della bottiglietta di cola. Sì, una bottiglietta di plastica della Coca-Cola con il brand “Stop racism” firmato “Ac Monza Brianza”. Ne sarebbero state prodotte più di 3mila ma la divisione italiana della Coca Cola non ne sa nulla.

Il mistero della bottiglietta di cola. Sì, una bottiglietta di plastica della Coca-Cola con il brand “Stop racism” firmato “Ac Monza Brianza”. Ne sarebbero state prodotte più di 3mila ma la divisione italiana della Coca Cola non ne sa nulla.
Del resto, alzi la mano chi ha mai visto la bottiglietta della fotografia, quella postata da un tifoso sul proprio profilo di Facebook. Eppure, da fonti della Independent Ideas, l’agenzia di marketing di Lapo Elkann cui si è affidato il neopresidente della società di calcio cittadina, l’inglese Anthony Armstrong-Emery, ne sarebbero state prodotte circa 3.500 in occasione dell’evento “Playing for children – Ac Monza Brianza 1912 anniversary”, organizzato allo stadio Brianteo lo scorso 4 settembre.
Monza-stadio-Brianteo-curva-sud-pitturata-mbNaturalmente, è bastato che qualcuno postasse in Rete una fotografia della bottiglietta, ancora piena, per far scattare la caccia al cimelio da parte dei tifosi biancorossi che, guarda caso, sono anche i colori della bevanda più venduta al mondo. Purtroppo per loro il desiderio non dovrebbe realizzarsi. Abbiamo infatti appreso che le bottigliette sarebbero state prodotte solo ed esclusivamente per il tradizionale evento di beneficenza organizzato nella settimana del Gran premio d’Italia di Formula 1. Forse le hanno viste solo gli invitati nella sala Vip, dato che sugli spalti e in tribuna stampa sono state distribuite gratuitamente bottigliette della campagna “Condividi una Coca-Cola”. In questo caso anche questa operazione di marketing sarebbe stata “targettizzata” verso chi del Monza non frega niente, come già avvenuto per il “gift pack” commemorativo contenente il libro “Ac Monza Brianza 1912-2013 Anniversary”, un esclusivo paio di occhiali biancorossi con le effigi del club e una maglia riprendente le linee e gli elementi della casacca indossata dalla squadra negli anni ’50. In sala Vip la maggioranza dei presenti era lì perché interessata alla Nazionale piloti e allo Sky sport team, le due squadre di calcio che si sono affrontate in amichevole. Per quanto riguarda le bottigliette di Coca Cola “customizzate” con la scritta “Stop racism – Ac Monza Brianza”, pare che ne siano avanzate e che queste siano in sede, presso il centro sportivo Monzello. Ci è stato detto anche che per esse è vietata la vendita in qualunque forma e che la prossima iniziativa di marketing biancorosso sarà attuata verso fine anno.
Il mistero però si infittisce leggendo quanto postato oggi dallo stesso tifoso sulla pagina Facebook del gruppo Il Monza siamo noi: “Quella bottiglia fa parte di un lotto di prova di 10 bottiglie. Ora decideranno se farne altre o meno”. Solo 10 bottiglie? E le altre 3mila e passa che fine hanno fatto? Sono mai esistite? Ma ad aggiungere sorpresa e inquietudine è la dichiarazione di Martina Borsoi, intern Pac specialist di Coca-Cola Italia: “La divisione italiana di Coca-Cola è estranea alla bottiglia con il claim ‘Stop Racism – Ac Monza Brianza’, che sembrerebbe far parte della campagna ‘Condividi una Coca-Cola per via della scritta ‘Share a Coca-Cola with’. In realtà non ne fa parte, anche perché la scritta sarebbe appunto in italiano e non in inglese. Stiamo verificando con i colleghi di altre divisioni (in particolare britanniche e brasiliane, ndr) se sono a conoscenza dell’attività di marketing della Independent Ideas, società che non lavora con noi. Faccio però notare che la scritta in inglese corretta è ‘Share a Coke with’…”.
Calcio-Monza-presidente2-mbSi è anche parlato tanto del fatto che il presidente del Monza, Anthony Armstrong-Emery, abbia rinunciato al “main sponsor” sulla maglia (donata anche al ministro dell’Integrazione, Cécile Kyenge) per pubblicizzare il “claim” Stop Racism, l’equivalente italiano di Basta Razzismo. L’assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi ha sottolineato che per la società brianzola si tratterebbe addirittura di un mancato introito di 800mila euro l’anno. In realtà la sponsorizzazione della maglia del Monza attualmente vale al massimo 100mila euro. Una somma di cui Armstrong-Emery dice di non aver bisogno, preferendo portare avanti una campagna dal grande valore sociale (e molto d’attualità visto i recenti fatti, ndr).

Intanto, però, non sono ancora stati pagati gli stipendi di luglio, agosto e settembre. Se entro mercoledì prossimo la società non dovesse ottemperare al pagamento delle prime due mensilità tra queste, andrebbe incontro a penalizzazioni, esattamente come un anno fa con la precedente proprietà. Ricordiamo che la dirigenza ci aveva assicurato che con Armstrong-Emery alla presidenza entro breve gli stipendi sarebbero stati pagati regolarmente alla fine del mese di competenza… Tra l’altro, proprio oggi il Procuratore federale, su segnalazione della Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, ha deferito alla Commissione disciplinare nazionale il numero 1 del sodalizio di via Ragazzi del ’99, e per responsabilità diretta la stessa società, “per aver utilizzato il bonifico bancario, sul conto corrente diverso da quello indicato in sede di ammissione al campionato di competenza, al fine di effettuare il pagamento degli emolumenti dovuti ad un tesserato per le mensilità di febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno 2013”.

A proposito di punti di penalizzazione, la farsa riguardante il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport del Coni continua. Ieri era prevista l’ennesima udienza relativa alla controversia tra il Monza e la Federcalcio relativamente ai 4 punti di penalizzazione (risultati decisivi per la promozione) inflitti dalla stessa Figc al club biancorosso nella stagione trascorsa per le vicende del “calcioscommesse”. Il Tnas ha però comunicato che, “a causa di un impegno improvviso e improrogabile di uno dei componenti del Collegio arbitrale, l’udienza è stata annullata” e dunque rinviata.
Nelle vicende del “calcioscommesse” erano finiti dentro gli ex giocatori biancorossi Luca Fiuzzi, Vincenzo Iacopino e Andrea Alberti, i primi due sanzionati con la squalifica di un anno (Fiuzzi per omessa denuncia, Iacopino per slealtà sportiva) mentre il terzo è stato assolto. Ebbene, Iacopino (ex capitano del Monza), scontata la squalifica, sta decidendo se accettare una delle offerte avanzategli da società di Serie D (la favorita è la Pro Sesto) o se iniziare a studiare e praticare da allenatore.
Calcio-Monza-squadra-mbPer quanto riguarda la squadra del Monza, domenica prossima affronterà in trasferta il Bellaria Igea Marina, mentre la settimana successiva ospiterà la Virtusvecomp Verona, la terza squadra della città scaligera. Chissà se gli ultras dei Sab accoglieranno l’invito della Curva Nord dell’Inter a compiere azioni congiunte per far chiudere tutti gli stadi in segno di protesta contro le nuove norme e le nuove sanzioni nei confronti dei cori di discriminazione razziale e territoriale… Probabilmente una decisione sarà presa durante la consueta riunione del giovedì sera.
Quello che è certo, invece, è che si giocherà a porte aperte allo stadio Brianteo la gara di Coppa Italia Lega Pro tra Monza e Renate in programma per mercoledì 23 ottobre. La squadra che si aggiudicherà il derby provinciale diventerà una delle 12 finaliste della competizione.