Cesano, Romanò (Lega): “Il mio aggressore in comune, ho paura”

11 ottobre 2013 | 11:24
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Cesano, Romanò (Lega): “Il mio aggressore in comune, ho paura”

Marina Romanò, ex sindaco leghista di Cesano Maderno, e ora consigliere d’opposizione, rivive con ansia e rabbia il gravissimo episodio di violenza che l’ha vista protagonista. Ieri un dejavu: l’uomo che le ha sferrato un pugno in pieno volto era seduto tra il pubblico.

Prima gli insulti, poi uno sputo e alla fine l’aggressione. Marina Romanò, ex sindaco leghista di Cesano Maderno, e ora consigliere d’opposizione, rivive con ansia e rabbia il gravissimo episodio che il 25 settembre scorso l’ha vista tristemente protagonista. Ieri, poi, un dejavu: l’uomo che le ha sferrato un pugno in pieno volto, un 7oenne di Cesano, era seduto tra il pubblico, come se nulla fosse accaduto, per assistere alla seduta del consiglio comunale. A tenerlo sotto controllo carabinieri e gli uomini della Polizia locale.

«Ero in macchina e mi stavo recando in comune per svolgere il mio ruolo di consigliere comunale – spiega Romanò – questi giorni sono turbata e la notte penso spesso a quello che mi è accaduto. Nonostante la paura e la rabbia ho deciso di prendere parte alla seduta in quanto l’ordine del giorno è importante per il nostro paese. Un consigliere del mio gruppo mi ha telefonato dicendomi che tra il pubblico vi era anche il mio aggressore».

Immediatamente il consigliere del Carroccio, Luca Bonfanti, ha chiesto al presidente del consiglio, Maurilio Longhin, di dare disposizioni al servizio di sicurezza di far allontanare quell’uomo per consentire il corretto e sereno svolgimento della seduta. «Il presidente ha però liquidato la sua richiesta dicendo che non rientrando nelle sue facoltà non poteva fare altro che accettare la nostra decisione di non prendere parte all’assemblea cittadina».

Una prognosi di oltre 20 giorni quella data a Marina Romanò cui ha fatto seguito una denuncia. «Sono fisicamente e psicologicamente a terra,ma quello che mi fa più male è l’indifferenza. Come donna e come politico posso solo dire che oggi è capitato a me ma domani potrebbe capitare a chiunque. Dagli organi di stampa ho poi appreso che anche il sindaco ha subito delle minacce da parte di quest’uomo senza però averlo denunciato. Alla luce dei gravi fatti che ogni giorno vengono riportati sui giornali ai danne delle donne, e non solo, mi domando come si possa svolgere il proprio incarico nella paura che possa accadere di nuovo».

I consiglieri della Lega Nord hanno poi deciso di abbandonare l’aula dichiarando di non sentirsi tutelati nella loro sicurezza personale.