Concorezzo, il ruolo chiave di Ksb Italia nel recupero di Costa Concordia

8 ottobre 2013 | 17:35
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Concorezzo, il ruolo chiave di Ksb Italia nel recupero di Costa Concordia

Il timone della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata nei pressi del Giglio nel gennaio 2012, è passato in buone mani. Anzi, buonissime. Nel ribaltamento storico del relitto hanno giocato un ruolo fondamentale le 328 valvole KSB Italia.

Il timone della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata nei pressi del Giglio nel gennaio 2012, è passato in buone mani. Anzi, buonissime. Nel ribaltamento storico del relitto, operazione mai tentata prima, hanno giocato un ruolo fondamentale le 328 valvole KSB Italia, multinazionale con sede a Concorezzo, leader nella produzione e nella vendita di pompe e valvole per il trasporto di fluidi. Non solo, le valvole KSB Italia sono diventate parte integrante dello scafo e continueranno ad occuparsi di “guidare” il relitto della Costa Concordia, garantendone l’assetto, in attesa che la nave trovi la propria sistemazione definitiva.

Un’operazione, quella denominata tecnicamente “parbuckling”, mai tentata prima d’ora su un relitto di così elevate dimensioni (114 mila tonnellate, 290 metri di lunghezza, 35 di larghezza e 57 di altezza) durante la quale i prodotti KSB Italia hanno giocato e stanno giocando un ruolo primario.

Sui lati dei 30 cassoni, che stanno facendo da galleggianti alla nave, ci sono le valvole KSB Italia, che azionandosi determinano il livello di galleggiamento dello scafo. Sono tutte valvole a farfalla pneumatiche in esecuzione speciale quelle fornite e testate in Italia, proprio nel sito di Concorezzo, nei giorni precedenti all’operazione per verificare la funzionalità a 40 metri sotto il livello del mare. Data la complessa operazione, esse sono state dotate di un sistema di sicurezza che fa sì che in condizioni di emergenza, per mancanza di alimentazione elettropneumatica, le valvole siano in grado di garantire una funzione di sicurezza effettuando una manovra prestabilita; tutte le valvole sono azionabili da remoto, ma in caso di necessità, anche se con l’intervento dei sub, è comunque possibile azionarle manualmente.

La soddisfazione dell’azienda nelle parole di Riccardo Vincenti, consigliere delegato: «Siamo orgogliosi di far parte attiva di questa importante operazione con i nostri prodotti. E’ stato un processo lungo e complesso, che afferma il prestigio di KSB Italia e la capacità della stessa di far fronte a esigenze inedite mantenendo inalterata la qualità».

Gli fa eco Guglielmo Cristao, responsabile market segment valvole KSB Italia: «La gamma dei prodotti KSB Italia ha garantito specifiche tecniche del tutto particolari. In pochi mesi abbiamo dovuto effettuare la fornitura coordinando le nostre attività con quelle dei vari cantieri interessati all’operazione. Per dare un’idea anche se parziale della specificità dell’operazione e delle problematiche affrontate basta pensare che solo per poter effettuare dei sopralluoghi a bordo, il nostro personale tecnico ha dovuto superare dei corsi per rocciatori affinché si potessero muovere in sicurezza sul relitto».