Cori razzisti. La Figc fa ricorso: “il caso della multa al Monza è un pericoloso precedente”. La curva sarà chiusa?

Le norme parlano chiaro e si traducono in tolleranza zero pretesa dall’Uefa in caso di episodi di razzismo, ma nel caso del Monza il giudice sportivo della Lega Pro aveva deciso di dare solo una multa di 9mila euro. Il caso, però si riapre.
Le norme parlano chiaro e si traducono in tolleranza zero pretesa dall’Uefa in caso di episodi di razzismo, ma nel caso del Monza il giudice sportivo della Lega Pro aveva deciso di dare solo una multa di 9mila euro. Il caso, però si riapre.
E’ Panorama.it, grazie ad un articolo di Giovanni Capuano a sollevare il caso dell’inadeguatezza della sentenza e ieri la Figc ha deciso di impugnare davanti alla Corte di Giustizia federale la decisione del giudice sportivo della Lega Pro. In base alle norme vigenti, i cori razzisti nei confronti dell’attaccante senegalese del Rimini, Ameth Fall, vanno puniti con la chiusura della curva.
Il giudice sportivo aveva motivato la sua scelta basandosi sulla “fattiva collaborazione della società e dei tesserati”, vista anche l’importante campagna di comunicazione contro il razzismo portata avanti dal Monza.
Una sentenza, però, sbagliata e pericolosa perché creerebbe un precedente valido anche in serie A e serie B. Da qui la decisione della Figc di fare ricorso per cancellare la sentenza e ripristinare le regole attuali. Probabile, dunque, che il Monza si veda chiudere non appena possibile la curva per un turno. Una via questa che riporterebbe la normativa sulla tolleranza zero negli stadi ad avere un peso di rilievo.