Crisi e ammortizzatori sociali: il dibattito in regione

La crisi morde, provoca chiusure di attività produttive generando disoccupazione e un calo generalizzato del reddito nelle famiglie.
La crisi morde, provoca chiusure di attività produttive generando disoccupazione e un calo generalizzato del reddito nelle famiglie. Il sistema economico e sociale nonostante tutto tiene però grazie agli ammortizzatori sociali che garantiscono ai lavoratori in difficoltà un sostentamento economico. In Lombardia, su decisione della Regione, questo sostegno è integrato con risorse lombarde che consentono di beneficiari di contare su servizi personalizzati, studiati per accrescere le competenze per il reinserimento nel mercato del lavoro. Un modello che stando buoni frutti e che lunedì 21 ottobre prossimo, sarà al centro di un convegno organizzato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Il convegno, dal titolo “Ammortizzatori sociali e misure anticrisi” si svolgerà nella Sala Gonfalone di Palazzo Pirelli a partire dalle ore 10 e sarà l’occasione per presentare una ricerca svolta da Éupolis Lombardia in cui sono state analizzate numerose fonti di dati al fine di delineare il quadro dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in Lombardia e di dare conto di alcuni cambiamenti avvenuti sul sistema degli ammortizzatori in seguito alle recenti riforme.
Il convegno, le cui conclusioni saranno tenute dalla Vicepresidente dell’Assemblea regionale Lombarda Sara Valmaggi, vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Direttore generale di Eupolis Lombardia Alberto Brugnoli, del Presidente della Commissione Attività Produttive Angelo Ciocca, del consigliere regionale Enrico Brambilla del Partito Democratico e dell’Assessore al Lavoro e Formazione Valentina Aprea. Presenti anche Walter Galbusera e Gianluigi Petteni, rispettivamente Segretario generale della Uil e della Cisl della Lombardia; Daniele Botti, Vice Direttore Confindustria Lombardia; Gianpaolo Montaletti, Direttore Vicario ARIFl; Fulvia Colombini, della segreteria generale della Cgil.
fonte: ufficio stampa Consiglio Regionale della Lombardia