Decretato il fallimento di Bames: scatta la cassa per altri 12 mesi

Bames è fallita. Venerdì in tribunale a Monza è stato depositato l’atto che di fatto non ha accettato la richiesta di concordato preventivo da parte della proprietà di Bartolini e di conseguenza ne dichiara il fallimento.
Bames è fallita. Venerdì in tribunale a Monza è stato depositato l’atto che di fatto non ha accettato la richiesta di concordato preventivo da parte della proprietà di Bartolini e di conseguenza ne dichiara il fallimento. Una notizia seguita ieri dal prolungamento di altri 12 mesi della cassa integrazione per i 280 lavoratori di Bames che altrimenti oggi sarebbero stati licenziati in blocco.
I sindacati e i lavoratori hanno reagisto senza troppi drammi data anche la situazione che si era andata a creare: dopo anni di licenziamenti e crisi, il fallimento ha di fatto estromesso l’imprenditore Romano Bartolini dall’azienda, considerato dai lavoratori il vero colpevole di questa situazione.
“Ieri all’agenzia regionale del lavoro abbiamo discusso della cassa integrazione con i due curatori fallimentari nominati dal tribunale, sostenuti da circa 150 lavoratori in strada, arrivati con due bus da Vimercate – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl Mb – abbiamo cercato di illustrare la situazione dell’azienda negli ultimi anni e di come un altro anno di cassa sia fondamentale: primo per evitare un dramma sociale per 280 persone e poi per permettere alle istituzioni di muoversi nel tentativo di reindustrializzare il sito”.
Ora i curatori dovranno prima studiare a fondo la situazione societaria per poi passare nella seconda fase a pagare tutti i creditori tra cui, solo per citarne alcuni, il comune di Vimercate che vanta un credito di quasi due milioni di euro di Irpef e i lavoratori: “Molti ex dipendenti devono ancora ricevere il loro Tfr dopo aver lasciato l’azienda – continua Redaelli – si parla di migliaia di euro che lavoratori già in difficoltà non hanno ancora ricevuto”.
Ora le preoccupazioni maggiori passano verso i 98 lavoratori della sorella minore di Bames, Sem: il 29 ottobre il tribunale di Monza si troverà a discutere la procedura di concordato preventivo presentata da Bartolini. Anche in quel caso, la speranza di lavoratori e sindacati, sarà di un fallimento, che di fatto estrometterebbe Bartolini.
Tra quattro mesi un altro snodo fondamentale con la scadenza della cassa integrazione per i lavoratori di Sem.