Megadyne di Caponago: presidio permanente per evitare la chiusura

23 ottobre 2013 | 15:28
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Megadyne di Caponago: presidio permanente per evitare la chiusura

I lavoratori nella notte tra venerdì e sabato sera hanno bloccato lo svuotamento dei magazzini dell’azienda.

I lavoratori hanno bloccato quasi per caso lo svuotamento del magazzino che stava avvenendo alle tre di notte fra venerdì e sabato scorso nella loro azienda, la Megadyne di Caponago, che produce cinghie di trasmissione.

I camion stavano prelevando tutti gli ultimi prodotti finiti per portarli in una delle altre sedi italiane e per poter così procedere alla chiusura in breve tempo della sede brianzola. Ma alcuni lavoratori si sono accorti sabato mattina di un strano via vai davanti all’azienda e dopo una serie di chiamate sono riusciti ad avvisare i colleghi e fermare il trasloco: “Con i magazzini vuoti i lavoratori e noi sindacati non avremmo avuto alcun margine di trattativa nei confronti dell’azienda che ha deciso di chiudere il sito e lasciare a casa i 27 dipendenti – afferma Luigi Castagnoli della Fiom Cgil –. Da sabato un presidio permanente controlla tutta la notte gli ingressi dell’azienda”.

Nella notte fra sabato e domenica e fra domenica e lunedì un capannello di lavoratori in tenda ha vigilato sull’azienda insieme a Castagnoli e Angela Mondelli sempre della Fiom Cgil.

“L’azienda ha proposto ai dipendenti un trasferimento in provincia di Torino per continuare a lavorare – continua Castgnoli – una proposta difficilmente accettabile che è l’anticamera dei licenziamenti. Oggi alle 16 avremo una riunione interna per decidere cosa fare nei prossimi giorni. Solo venerdì ci sarò l’incontro con i vertici aziendali per partire con una trattativa”. Il 6 novembre dovrebbe iniziare il lavoro a Torino per i 27 lavoratori di Caponago: chi non si presenterà rischierà il licenziamento.