Bagno di donne e centinaia di autografi. Ieri a Monza Fabio Volo

Il teatro Villoresi di piazza Carrobiolo a Monza era pieno. Principalmente di donne, di ogni età, con una copia del suo ultimo libro sotto braccio. Pronte a farselo autografare. Agguerritissime.
Il teatro Villoresi di piazza Carrobiolo a Monza era pieno. Principalmente di donne, di ogni età, con una copia del suo ultimo libro sotto braccio. Pronte a farselo autografare. Agguerritissime, smartphone alla mano, nervi tesi pronti a immortalarlo e a farsi immortalare con lui. Per poi postare gli scatti sui principali social network.
Ieri nel tardo pomeriggio Fabio Volo è arrivato a Monza a presentare “La strada verso casa” (Mondadori). Prima dell’appuntamento in teatro alle 18.30 sarebbe dovuto passare alla libreria di via Italia 22, “Libri&Libri”, a firmare alcune copie della sua ultima fatica letteraria. Ma all’ultimo ha deciso di non presentarsi, e di arrivare direttamente al Villoresi. Decine le fan che allora dalla libreria a passi rapidi si sono dirette in piazza Carrobiolo, dove lo scrittore-conduttore radiofonico-conduttore televisivo-sceneggiatore-attore si è presentato alle 18.25.
Camicia di jeans, pantaloni casual. Sul palco solo una sedia. In platea mamme e figlie, gruppi di amiche, qualche sparuto esemplare di sesso maschile che ha accompagnato la dolce metà. Decine le domande poste all’autore del momento e lui pronto a rispondere. Con fare affabile e sornione ha raccontato la trama del nuovo romanzo, ironizzando sul suo mestiere di scrittore («Il male di vivere, Baudelaire, quelle cose lì io non ce le ho», «Scrivo al pc così mi è più facile fare il copia e incolla da altri testi», «Io faccio solo le copertine, al resto pensa il mio ghost writer») e dimostrando di saper intrattenere e divertire la platea adorante.
«Ho iniziato a leggere grazie a lui», ha detto Morena, che per vedere il suo idolo ha fatto un’ora e mezza di strada. «I suoi libri rispecchiano le nostre esperienze e le nostre vite», ha raccontato Monica, che è venuta al Villoresi con sua figlia Gaia. E così via, i pareri dei fan erano concordi: libri in cui ci si può rispecchiare, scorrevoli e poco impegnativi. Una lettura facile. Controcorrente solo tre ragazzi universitari che poco si amalgamavano al resto del pubblico: «Siamo venuti qui per fare uno studio sociologico – hanno detto con un sorriso ironico – vogliamo capire perché Fabio Volo ha tutto questo successo. Come sia possibile che riesca a vendere tutti questi libri. Perché piace?».
A voi lettori rispondere…