Monza-Virtusvecomp Verona 3-2. Mercoledì c’è il derby di coppa
21 ottobre 2013 | 09:53

Con tre gol uno più bello dell’altro il Monza ha avuto la meglio di una tosta Virtusvecomp Verona, la terza squadra della città scaligera, capace prima di andare in vantaggio e dopo di raggiungere sul 2-2 la compagine brianzola nonostante l’inferiorità numerica in campo dovuta a un’espulsione.
Con tre gol uno più bello dell’altro il Monza ha avuto la meglio di una tosta Virtusvecomp Verona, la terza squadra della città scaligera, capace prima di andare in vantaggio e dopo di raggiungere sul 2-2 la compagine brianzola nonostante l’inferiorità numerica in campo dovuta a un’espulsione.
Grazie a questa vittoria la formazione allenata da Tonino Asta resta in classifica al secondo posto dietro al Real Vicenza, ma solitaria.
Eppure non sono tutte “rose e fiori”: i biancorossi hanno confermato sì di avere un potenziale offensivo di ben altra categoria, però hanno mostrato nuovamente una fragilità difensiva preoccupante per il prosieguo del torneo in posizioni di vertice.
Per il match odierno Asta non ha potuto disporre, tra infortunati e convalescenti non in condizione, di Miello, Terrani, Gasbarroni e Anderson. Viene dunque confermato l'”undici” titolare della vittoriosa trasferta di Bellaria, con Galimberti preferito a Zullo in mezzo alla difesa, Finotto a Ravasi e Fisher al centro dell’attacco e Candido a Bianchi nel reparto di centrocampo.
La partita rischia di mettersi male per i padroni di casa già all’8′, quando Odogwu riceve fortunosamente un pallone sui piedi in area brianzola, ma per la sorpresa sparacchia malamente di sinistro. Il Monza si fa vivo in attacco con Candido al 13′ e al 15′: il fantasista prima manda a lato da
lontano, poi su punizione costringe Paleari alla deviazione in corner. Al 30′ un rasoterra di Scapini dal limite viene parato agevolmente da Castelli. Al 37′ si ammira un’azione personale di Anghileri conclusa con un destro che passa non lontano dall’incrocio dei pali. 1′ dopo è però la Virtusvecomp ad andare in vantaggio: su calcio d’angolo battuto da Allegrini arriva primo Frendo che incorna in rete. La reazione del Monza è veemente: al 42′ Vita con un colpo di testa costringe Paleari al salvataggio in corner; 1′ dopo, su cross di Grauso dalla sinistra, Polenghi di testa centra la traversa. Al 45′, però, la rete del pareggio arriva. E che rete… Finotto, con uno spunto personale, conquista il limite dell’area e scarica una fantastica botta che s’insacca nel “sette” alla sinistra di Paleari.

Anche la ripresa si apre sotto i migliori auspici: è il 4′ quando, su corner di Candido, sulla sfera si avventa Franchino che da fuori area indovina un tiro potente e preciso che quasi sfonda la rete. Il difensore gattinarese impazzisce di gioia e corre sotto la curva a prendersi i meritati “cinque” con le mani. 2′ dopo Candido calcia fuori al termine di un bella azione personale. All’8′ la partita sembra chiudersi quando Lechthaler stende Vita a centrocampo beccandosi il secondo cartellino giallo e dunque quello rosso. Infatti i locali hanno diverse possibilità di siglare il gol della sicurezza: all’11’ con Finotto, al 14′ con Sinigaglia e al 16′ e al 18′ con Vita. Al 22′ il destino dell’incontro viene rivoltato come un calzino: c’è un contrasto sospetto appena fuori dell’area piccola brianzola tra Odogwu e Grauso e l’arbitro non ha dubbi, nonostante le reiterate proteste del capitano biancorosso, ad assegnare il rigore. Sul dischetto si presenta Scapini che trasforma. Il Monza patisce il colpo e i rossoblù veneti cercano di approfittarne. Al 26′ Castelli para una conclusione da lontano di Allegrini e al 31′ Odogwu sfiora il palo con un colpo di testa. Bianchi rileva uno spossato Valagussa e poco dopo Asta toglie le due punte sostituendole con i due corazzieri Ravasi e Fisher. La mossa è vincente perché proprio l’inglese al 38′ si ricorda di far parte di un popolo di rugbisti e con la caparbietà propria di un giocatore dello sport della palla ovale confeziona un gol da antologia. Va a pressare un avversario che gli calcia addosso la sfera, poi rincorre la stessa evitando con una scivolata il fallo laterale, quindi vince due rimpalli, entra in area, s’accentra e calcia un sinistro (non è il suo piede) in diagonale, imparabile per Paleari. Come si suol dire in questi casi, “viene giù” lo stadio. E oggi si può tranquillamente affermare che lo spettacolo valeva il prezzo del biglietto. Sarà Seconda Divisione, ma al Brianteo si vede sempre più spesso calcio di altra categoria. Le squadre avversarie, poi, faranno sorridere per i loro nomi, ma sono più “cazzute” che mai. Pure la Virtusvecomp ha fatto la sua parte e ancora al 49′ quasi raggelava lo stadio quando Scapini in acrobazia ha spedito la palla fuori di poco.
In sala stampa l’allenatore, che poi è anche il presidente, dei veronesi del rione di Borgo Venezia, Luigi Fresco, ha avuto parole d’elogio per il Monza ma non per l’arbitro: “Il Monza è la squadra che più mi ha impressionato finora. Oggi però c’è stato un ricorso alle ammonizioni esagerato per entrambe le squadre. Tutti e due i cartellini gialli a Lechthaler, per esempio, potevano essere evitati. Comunque sul 2-2 noi abbiamo commesso errori gravi”.

Gabriele Franchino è felicissimo “per aver segnato su uno schema che proviamo tanto in allenamento. La mia corsa festosa sotto la curva? Sono qua da oltre un anno e ci tenevo a fare finalmente gol al Brianteo. La prestazione della squadra? Ultimamente aspettiamo di prendere uno schiaffo prima di reagire e non va bene”.

A proposito di stranieri in Italia e di italiani all’estero, si è scoperto nei giorni scorsi a chi si riferiva il presidente del club biancorosso Anthony Armstrong-Emery quando alcune settimane fa a una trasmissione televisiva di Odeon fece la sparata: “C’è un calciatore del Monza che andrà a giocare nel Fluminense”. Il calciatore in questione è Mirko Di Pierro, centrocampista 18enne della formazione Berretti, che la scorsa domenica è volato a Rio de Janeiro, in Brasile, semplicemente per prendere parte a uno stage che durerà fino a gennaio 2014…
Restando su notizie dal fronte societario, la dirigenza ha provveduto al pagamento degli stipendi di luglio e agosto alla vigilia del match di Bellaria di sette giorni fa. Secondo indiscrezioni, è stato deciso di corrispondere gli emolumenti ogni due mesi in prossimità delle scadenze imposte dalla Lega Pro, esattamente come faceva la precedente proprietà.
Per quanto riguarda i lavori da eseguire allo stadio per i quali la società ha chiesto il permesso al Comune, l’intenzione è quella di trasformare il Brianteo in un vero e proprio centro polivalente, trasferendo di fatto la prima squadra dal centro sportivo Monzello. Se dal Palazzo municipale dovesse arrivare il benestare ai lavori in corso di stagione, è probabile che la squadra si sposterebbe a giocare a Meda per un paio di mesi, il tempo di trasformare il terreno di gioco da naturale a sintetico (solo questo intervento costa circa mezzo milione di euro). Segnaliamo infine che il telo traforato con il quale s’intende coprire i distinti raffigurerebbe la curva Sud in una giornata di tutto esaurito.

MONZA BRIANZA-VIRTUSVECOMP VERONA 3-2 (1-1)
MONZA BRIANZA (4-3-2-1): Castelli; Franchino, Galimberti, Polenghi, Anghileri; Vita, Grauso, Valagussa (32′ s.t. Bianchi); Candido; Sinigaglia (35′ s.t. Fisher), Finotto (35′ s.t. Ravasi). A disp.: Teodorani, Zullo, Calliari, Laraia. All.: Asta.
VIRTUSVECOMP VERONA (4-3-2-1): Paleari; Cosner, Trainotti, Frendo, Peroni (41′ s.t. Oviahon); Santuari, Allegrini, Lechthaler; Odogwu (32′ s.t. Mensah), Mazzetto (32′ s.t. Lallo); Scapini. A disp.: Pavanello, Bolcato, Rizzi, Guzzo. All.: Fresco.
ARBITRO: Bertani di Pisa.
MARCATORI: 38′ p.t. Frendo, 45′ p.t. Finotto, 4′ s.t. Franchino, 23′ s.t. Scapini (rig.), 38′ s.t. Fisher.
NOTE: calci d’angolo 9-4; ammoniti Valagussa, Finotto, Grauso, Sinigaglia, Cosner, Frendo e Mazzetto; espulsi all’8′ s.t. Lechthaler per somma di ammonizioni e al 22′ s.t. Grauso per interruzione fallosa di chiara occasione da rete; recupero 0′ e 4′; spettatori paganti 178 per un incasso di 2938 euro, abbonati 606 (quota abbonati non comunicata).