“Occhio alla Tav merci”, il comitato mette pressione al Comune

18 ottobre 2013 | 07:54
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“Occhio alla Tav merci”, il comitato mette pressione al Comune

Secondo il sodalizio, il Comune dovrebbe chiedere fondi e predisporre potenziamenti per il trasporto pubblico locale, misure adeguate di tutela dall’inquinamento acustico e dalle vibrazioni e eliminazione dei passaggi a livello rimasti lungo la Carnate-Monza-Milano

Inquinamento acustico in aumento, forti vibrazioni e una decisa penalizzazione del trasporto passeggeri. Secondo il comitato San Fruttuoso è questo ciò che potrebbe accadere a Monza nel giro di un paio d’anni, ovvero quando la nuova Tav merci in arrivo dalla Svizzera entrerà effettivamente in funzione.

Il comitato, da anni in prima linea per ottenere l’interramento di viale Lombardia, ha lanciato l’allarme un paio di settimane fa e in queste ultime ore è tornato alla carica con una nuova nota stampa in cui traccia i possibili rischi per la città. “Dopo l’apertura della mega-galleria elvetica del Gottardo – hanno scritto quelli del comitato in una nota -, già programmata con certezza per il 2016, i treni in movimento tra Chiasso e Milano passeranno progressivamente da 360 a 510 al giorno, con un aumento del 40%, distribuiti sulle 24 ore. L’incremento riguarderà soprattutto i nuovi convogli merci lunghi fino a 800 metri e alti quattro, 2 mila tonnellate di carico l’uno”. In altre parole, è in arrivo un quadruplicamento della linea ferroviaria Chiasso – Monza che taglia in due la Brianza e il capoluogo. Secondo il comitato le ripercussioni potrebbero essere funeste.

Il comitato sta così cercando di mettere pressione all’amministrazione comunale affinché non si faccia prendere in contro piede da questa situazione ed eviti di penalizzare la città. Per evitare guai futuri, secondo il comitato servirebbero alcuni interventi. In particolare: “Chiedere fondi e predisporre potenziamenti per il trasporto pubblico locale, chiedere misure adeguate di tutela dall’inquinamento acustico e dalle vibrazioni, oltre alla eliminazione dei passaggi a livello rimasti lungo la Carnate-Monza-Milano”.