Addio a Carabina, mascotte “in servizio” presso il Nucleo Carabinieri a Cavallo

Veloce e precisa come una “Carabina”, si è spenta la mascotte dei Carabinieri a Cavallo di Monza, dopo tredici anni di “servizio”. Cagnolina docile e capace di infinito amore, Carabina era l’ultima discendente di una gloriosa dinastia al servizio della Benemerita.
Veloce e precisa come una “Carabina”, si è spenta la mascotte dei Carabinieri a Cavallo di Monza, dopo tredici anni di “servizio”. Cagnolina docile e capace di infinito amore, Carabina era l’ultima discendente di una gloriosa dinastia al servizio della Benemerita.
Carabina è arrivata al Nucleo Carabinieri a Cavallo di Monza nel 2000, figlia di altri due cani impiegati presso altri reparti. Amata dai bambini e ben conosciuta all’interno del Parco di Monza, la cagnolina ha affiancato i militari nei servizi di pattugliamento nel polmone verde cittadino.
Affabile, docile con i “civili”, Carabina era integerrima con i cavalli. Un solo abbaiare e rimetteva in riga anche il più indisciplinato dei cavalli.
La sua storia va ricercata nella nascita dei Carabinieri a Cavallo, organizzati in squadroni e nel Reggimento di Roma fin dal 1963, impiegati spesso all’estero e poi in specifici servizi di pattugliamento o in occasioni ufficiali. Il cane storicamente accompagnava i militari in guerra, ma con il passare del tempo la sua funzione è divenuta quella di mascotte, impiegate “nel corpo” con lo scopo di badare ai cavalli. Il primo cane ad essere definito mascotte del Reggimento Carabineri a Cavallo di Roma fu “Trombetta”. Una bastardina arzilla e veloce, che ancora giovane fu presentata a “Maradona”, del 2° Squadrone Rgt. Carabinieri a Cavallo di Roma. Fu amore al primo scodinzolio, e Trombetta diventò mamma di “Tamburino”, seconda mascotte del Reggimento della Capitale.
La distanza Roma-Milano non fu un problema per la storia d’amore tra Tamburino e “Briciola”, prima cagnolina del Nucleo Carabinieri a Cavallo di Milano. “Panzer” nacque proprio dal loro incontro e fu assegnato a Monza, dove divenne la prima mascotte del Nucleo Carabinieri a Cavallo. “Tutto pancia”, lo definirono i militari che scelsero il suo nome proprio per questo motivo. A Milano nel frattempo arrivò “Clara”, che insieme a Panzer diventò mamma di “Carabina”. Descritta dai militari monzesi come una cagnolina allegra, che portava con orgoglio la sua “divisa” blu bordata dei colori dell’Arma e con il suo nome ricamato sopra, Carabina è stata una compagna di servizio integerrima, capace di rimettere in riga anche il più indisciplinato dei puledri. L’ultima di una gloriosa e romantica dinastia, ha prestato tredici anni di onorato “servizio”.