Bimba rapita e portata in Siria: “Le Iene” trovano il padre. Lo Stato tace

14 novembre 2013 | 22:02
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Bimba rapita e portata in Siria: “Le Iene” trovano il padre. Lo Stato tace

Una fotografia, una maglietta ma soprattutto la certezza che la piccola Houda Emma sta bene. Sono queste le notizie portate ad Alice Rossini dalla “Iena” Pablo Trincia

Una fotografia, una maglietta ma soprattutto la certezza che la piccola Houda Emma sta bene. Sono queste le notizie portate ad Alice Rossini dalla “Iena” Pablo Trincia che, interessatosi del rapimento della piccola, è andato in Siria per incontrare il padre Mohammed Kharat e per tentare una mediazione.

Martedì sera su Italia Uno è andato in onda il reportage sul caso di Houda, la bambina che dal 18 dicembre 2011 è stata rapita dal padre e portata in Siria, lontana dalla madre Alice Rossini di Vimercate. Il giornalista delle Iene dopo vari tentativi è riuscito a contattare l’ex marito di Alice e ad incontrarlo sul confine fra Siria e Turchia. Ha tentato una mediazione per far riportare la piccola in Italia, una mediazione che non ha avuto successo, che però ha permesso di sapere che la piccola si trova in buone condizioni di salute a quasi due anni dal rapimento. Secondo lo zio di Kharat Houda si troverebbe in un quartiere di Aleppo insieme alla nonna e allo stesso Kharat.

Intorno alla mezzanotte Alice è andata anche in diretta tv con Teo Mammuccari e Ilary Blasi per fare un appello e chiedere un intervento celere dello stato: “In due anni lo Stato non è riuscito a fare niente per mia figlia – ammette Alice – voi in due settimane con la volontà siete riusciti a fare tutto questo ed aprire un possibile dialogo”.

Le richieste fatte dal padre alle telecamere Mediaset per riportare la piccola in Italia sono di avere la cittadinanza italiana e che venga annullato il suo mandato di cattura internazionale. Due condizioni difficilmente accettabili ma che possono essere l’inizio di una trattativa, sempre che lo Stato batta un colpo.