Polemica. Maggioranza e opposizione ai ferri corti per un “buco” in bilancio

27 novembre 2013 | 14:09
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Polemica. Maggioranza e opposizione ai ferri corti per un “buco” in bilancio

Maggioranza e opposizione ai ferri corti per un “buco” di bilancio da oltre 3 milioni e 300mila euro. Quello andato in onda martedì sera è stato un Consiglio comunale a dir poco infuocato

Maggioranza e opposizione ai ferri corti per un “buco” di bilancio da oltre 3 milioni e 300mila euro. Quello andato in onda martedì sera è stato un Consiglio comunale a dir poco infuocato. Tutto nasce da un debito che il Comune di Monza dovrebbe saldare alla Provincia per la gestione del trasporto pubblico locale. Soldi che il sindaco, Roberto Scanagatti, sperava di pagare con calma nel tempo e che invece una sentenza del Tar e un parere dei revisori dei conti lo obbligano a mettere subito mano al portafoglio, annunciando la presentazione di un emendamento all’assestamento di Bilancio che non prevedeva la spesa.

Le opposizioni parlano di un vero e proprio buco, mentre dai banchi della giunta si cerca di normalizzare la situazione parando di debito potenziale. Al di là dei sofismi tecnico-politici, rimangono la dure critiche che “la nuova” Forza Italia ha indirizzato all’esecutivo cittadino e una nuova difficoltà economica che l’amministrazione, già in ambasce per la crisi economica, dovrà affrontare a breve termine. Anzi, brevissimo.

Ad illustrare ieri la situazione all’Assise cittadina è stata l’assessore al Bilancio Debora Donvito: «Il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Monza ha chiesto che in sede di approvazione dell’assestamento al bilancio di previsione 2013, in discussione in Consiglio comunale da ieri sera, venga inserito un accantonamento prudenziale per eventualmente far fronte al debito con la Provincia di Monza sul trasporto pubblico locale. L’accantonamento sarà congruo e proposto con un emendamento del sindaco. La cifra del debito non è comunque ancora certa, perché il Tar ha detto che la Provincia ha diritto al pagamento senza però stabilirne l’importo. Ricordiamo anche che contro il giudizio del Tar il Comune ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato».

Spiegazione, questa, che non ha convinto il consigliere di minoranza Martina Sassoli (FI): «Io l’avevo detto – ha tuonato il consigliere di Forza Italia- Avevo sollevato  la questione in consiglio sia ad agosto che ad ottobre. L’assessore al Bilancio Debora Donvito disse di non preoccuparsi. Il sindaco, poi, aggiunse che non era necessario inserire questo debito in quanto intenzionati a chiudere la faccenda rivolgendosi al Consiglio di Stato. La sentenza però resta identica: il comune di Monza è stato condannato. Hanno fatto votare in aula dei documenti falsi e questo è un atto gravissimo. Hanno ingannato l’aula per ben due volte. Siamo in presenza di un buco clamoroso e la mia domanda è ora come lo copriranno?».

Accuse pesanti, pesantissime, quelle inferte dal consigliere Sassoli alla giunta guidata da Roberto Scanagatti che, per suo conto, ha rimbalzato ogni accusa. «Nessuna menzogna» ha ribattuto l’assessore al Bilancio Debora Donvito: «Dal rilievo è emerso come si tratti di un “potenziale debito“, una “passività potenziale“. I debiti derivati da una sentenza esecutiva sono debiti fuori bilancio ma nel nostro caso non sono espresse nè  la determinatezza nè la certezza. I revisori dei conti sono sempre stati al corrente di tutta la documentazione: da parte nostra c’è sempre stata la massima trasparenza. Prima di parlare di debito fuori bilancio bisogna esserne certi: ribadisco il concetto che questo non è il nostro caso».

Buco di bilancio o no? Per capire come si risolverà la questione i cittadini monzesi dovranno attendere  l’evolversi delle sedute del consiglio comunale. La prossima è in programma per domani, 28 novembre.