Prigioniera per 10 anni. La triste storia di Zoe, ora pronta a una nuova vita

3650 giorni, tutti uguali l’uno all’altro. Dieci anni senza luce, senza compagnia, senza nemmeno una coperta per dormire. Le ciotole lerce, incrostate di cibo, il buio, un calorifero che si è trasformato in cuccia.
3650 giorni, tutti uguali l’uno all’altro. Dieci anni senza luce, senza compagnia, senza nemmeno una coperta per dormire. Le ciotole lerce, incrostate di cibo, il buio, un calorifero che si è trasformato in cuccia. Ha vissuto così, un giorno dopo l’altro, da quando aveva appena pochi mesi, una gatta nera: il bagnetto di un appartamento di Seregno, poco più di un metro quadrato di superficie, il suo unico “regno”.
L’incubo è durato fino a sabato 26 ottobre quando, su segnalazione di un privato cittadino all’Enpa di Monza e Brianza, due volontari del nucleo anti-maltrattamenti si sono recati a casa della proprietaria dell’animale, un’anziana signora che ha dichiarato di non aver mai fatto uscire la micia dal bagno per il terrore che scappasse. I due volontari hanno immediatamente contattato l’Asl locale e un veterinario, accorso poco dopo, ha certificato la mancata idoneità del luogo di detenzione dell’animale.
Portata al canile-gattile di via Buonarroti ora Zoe, così è stata ribattezzata, sta affrontando un percorso di socializzazione e riabilitazione. Inutile aggiungere che cerca una nuova casa, e tanto amore.
In fotografia, gentilmente concessa da Enpa Monza e Brianza, Zoe nella sua vecchia casa.