Il made in Brianza punta all’export. Il caso delle Officine Locati

Timidi segnali economici sembrano indicare una possibile inversione di marcia nella crisi che ci attanaglia ormai da quattro anni; ad avere un peso determinante in questo positivo sviluppo sono le esportazioni.
Alcuni timidi segnali economici sembrano indicare una possibile inversione di marcia nella crisi che ci attanaglia ormai da quattro anni; ad avere un peso determinante in questo positivo sviluppo sono le esportazioni, cioè le vendite di prodotti e servizi italiani sui mercati esteri.
Una voce in costante crescita, robusta ed affidabile, che nasce dalla debolezza del mercato interno, come dicono i dotti commentatori; ancora una volta sono le piccole e medie imprese le protagoniste di questa crescita, ossia aziende veloci e scaltre nel trovare spazi economici ai quattro angoli del globo; e ciò vale a maggior ragione per il tessuto economico brianzolo, da sempre aperto verso l’esterno, sia con il settore del legno-arredo che con quello del metalmeccanico.
Un esempio recente di export… “sorprendente” viene dalle monzesissime Officine Locati, dal 1925 produttrici di chiusure di sicurezza, che hanno aperto un canale commerciale addirittura in Guatemala, esportando il “100% Made in Brianza” al di là dell’oceano.
“Per competere contro grandi ed efficienti realtà internazionali c’è una sola possibilità: eccellere; ed il modo più efficace di farlo è innovare” ci dice Guido Locati, Amministratore dell’azienda. “Nel nostro caso il cliente è rimasto colpito dalla novità tecnica dei due prodotti acquistati: il primo ed unico portone sezionale che si avvolge, anziché scorrere a soffitto e la porta basculante per garage senza contrappesi, quindi con ingombri dimezzati rispetto alla concorrenza. Due innovazioni Made in Monza che sono state evidentemente apprezzate”.
Di questa mattina, poi, la notizia dell’acquisizione di una commessa per la fornitura di cancelli estensibili in Russia, a San Pietroburgo: “In questo caso, a far la differenza è la flessibilità (produzione su misura in tempi record, visto che è attesa l’inaugurazione con il Presidente Putin tra pochi giorni…) e l’affidabilità del fornitore”.
Due casi di export del Made in Brianza che ci devono far riflettere: in attesa che il turismo diventi una leva economica importante, o che il “food” abbia un peso simile, ad esempio, al metalmeccanico, la concreta speranza del nostro territorio (e Paese) è ancora una volta l’industria manifatturiera.
Un’industria che può ben competere, come dimostrano le Officine Locati, purché torni ad essere percepita da tutti come risorsa sociale strategica, soprattutto per un territorio con DNA imprenditoriale come il nostro.