In Brianza si “armano” contro i ladri: al via i pattugliamenti

Sempre più cittadini decidono di sorvegliare il proprio territorio autonomamente. Una vera e propria dichiarazione di guerra contro furti e criminalità. Si dichiarano apolitici, ma la Lega li appoggia.
Furti, strade poco sicura, persino un po’ di paura. Per combatterli, si diffonde l’idea di fare qualcosa in prima persona.
Qualche giorno dopo la notizia delle ronde armate a Colico, ora nasce a Besana Brianza, per iniziativa di un gruppo di ventenni, un gruppo di pattugliamento del territorio, con finalità di prevenzione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini.
«Eravamo stanchi dei furti. Ne stavamo parlando al bar, tra amici, come spesso accade. Noi però volevamo fare qualcosa di concreto: l’idea è nata così – racconta Andrea Nozza, 24 anni -. Il primo a dire “facciamolo” è stato Andrea Corbetta: da lì abbiamo messo insieme un gruppo di 15 persone, fra i 19 e i 25 anni, ma se ne stanno aggiungendo altre, anche più grandi di noi».
I ragazzi di Besana sono già operativi: «Abbiamo creato una chat su Facebook per metterci d’accordo – spiega Andrea -. Abbiamo cominciato ieri notte (11 novembre, ndr), nel quartiere di Villa Raverio. Ci siamo divisi in gruppetti di 5 persone, ma è stata una serata tranquilla, non abbiamo notato nulla». Strade deserte, conferma Giorgio Parentella: «Dalle 22.00 all’1 non è passata nemmeno una pattuglia. Questa è la nostra risposta, se non c’è nessuno a controllare, vogliamo farlo noi». Ronde? No, pattugliamenti: «Non giriamo armati, siamo solo muniti di telefonino per dare l’allarme qualora succedesse qualcosa», confermano i ragazzi.
Non è certo il primo caso in cui dei cittadini volontari decidono di riunirsi per sorvegliare la propria città, senza dover per forza organizzare delle “ronde”: esempio ne è il “controllo del vicinato” di Saronno.
«Noinon vogliamo identificarci in nessun colore politico – mette in chiaro Giorgio – Anzi, personalmente mi considero apolitico». D’altra parte le cosiddette “ronde” sono iniziative notoriamente care alla Lega Nord sin dai primi anni 2000, fino alla regolamentazione nel 2009 con il decreto Maroni. Come reagiscono gli esponenti del Carroccio di fronte a questo revival? «Siamo per il rispetto delle regole – precisa il segretario della provincia di Monza e Brianza Alberto Rivolta. – Nessuno può sottrarsi alla legalità. Ma non possiamo che dare il nostro supporto cittadini che si organizzano per sorvegliare la propria città. Cosa c’è di meglio di un popolo che scende in campo per il suo territorio?»
Niente armi, dunque, solo occhi aperti e telefonini per segnalare casi sospetti o infrazioni. «In questi casi – continua Alberto Rivolta – perché non istituzionalizzare?» Negli ultimi anni l’hanno fatto il comune di Lazzate (Gruppo volontario di ausilio territoriale, nato nel 2008) e quello di Ceriano Laghetto (Gruppo di supporto territoriale, 2009), con effetti deterrenti sulla piccola e grande criminalità.
by G.S.