Lega Nord: per la segreteria la Brianza guarda a Salvini

Il Senatur contro il Delfino di Maroni. La competizione per la segreteria della Lega Nord vedrà di fronte due soli candidati, Umberto Bossi e Matteo Salvini.
Il Senatur contro il Delfino di Maroni. La competizione per la segreteria della Lega Nord vedrà di fronte due soli candidati, rappresentativi della vecchia e della nuova guardia del Carroccio: Umberto Bossi e Matteo Salvini. Sono solo loro due, infatti, ad aver raggiunto il numero minimo di sottoscrizioni delle candidature.
Si è conclusa ieri, alle ore 12, nella Segreteria Provinciale della Lega Nord di Monza e Brianza la fase della sottoscrizione delle candidature alla carica di Segretario Federale in vista del Congresso del prossimo 15 dicembre 2013. «Sono molto soddisfatto della adesione dei nostri Militanti: si sono presentati ben 374 tesserati, pari a oltre il 52% degli aventi diritto, un dato ben superiore alla media registrata in Padania – ha dichiarato il Segretario Provinciale di Monza e Brianza Alberto Rivolta attraverso una nota stampa – Vuol dire che la Brianza sente molto questa fondamentale fase di confronto e di proposta politica del Movimento. Ora ci aspettiamo una adesione ancora maggiore per sabato 7 dicembre, giorno in cui dalle ore 9.00 alle ore 17.00, presso la sede di via Oreste Pennati a Monza, si passerà dalle attuali sottoscrizioni di candidatura alle elezioni primarie vere e proprie, con la possibilità di votare per il candidato ritenuto più idoneo a guidare il Movimento verso la conquista della libertà e dell’indipendenza dei popoli padano-alpini».
La Monza leghista, al momento, pare pendere verso l’incoronazione di Salvini: «Sostengo Matteo Salvini perché non mi sento appartenente a nessuna corrente, mi sento semplicemente leghista e come tale ragiono, pensando al bene del mio movimento e dei militanti che, sacrificando tempo, denaro e salute, lavorano tutti i giorni per la realizzazione di un grande progetto. – spiega il segretario segretario cittadino Federico Arena – In questo momento credo che il futuro sia rappresentato proprio da Salvini: figura giovane, in grado di comunicare efficacemente, persona onesta che si è meritata sul campo di battaglia gli incarichi che ricopre, sudando e mettendoci la faccia in uno dei momenti più difficili della storia della Lega. Futuro non significa buttare un passato glorioso guidato da una figura come quella di Umberto Bossi, motivo per cui sono entrato in lega. Bossi ci ha regalato qualcosa che non ha nessun prezzo: un’idea in cui credere e un sogno da realizzare. Sono certo che Matteo, in caso di vittoria, non lo metterà all’angolo ma anzi saprà coinvolgere il senatùr».
Il capogruppo in Regione, Massimiliano Romeo, è sulla stessa lunghezza d’onda del suo segretario cittadino. «Ho firmato per Salvini – afferma Romeo – Sono convinto che rappresenti al meglio in questo momento il nostro Movimento e che saprà far ritrovare una piena coesione della militanza su tante battaglie storiche della Lega, dall’obiettivo principale dell’indipendenza dei popoli del Nord alla lotta contro l’immigrazione clandestina. Il voto per Matteo Salvini – precisa Massimiliano Romeo – non è un voto contro Umberto Bossi. Spero anzi che il fondatore del Carroccio mantenga nel caso di vittoria di Matteo Salvini, anche dopo il congresso, la carica di Presidente. Bossi può ancora dare un forte contributo alla causa, tenendosi lontano dalle polemiche ed esercitando invece le sue capacità, la sua esperienza e la sua visione politica stando al fianco di Salvini e consigliandolo nelle sue future decisioni».
E dall’Assise cittadina la preferenza è la medesima: «Tutti i partiti in questo momento stanno vivendo momenti molto travagliati, la Lega andrà a Congresso per eleggere il nuovo Segretario Federale ma sembra che ai media nazionali non interessi in modo particolare, siamo alle solite, noi non facciamo notizia, o meglio creiamo interesse solo per le vicende negative. – ha commentato il consigliere comunale lumbard Alberto Mariani – La mia prima tessera della Lega risale al 1989, da allora gli ideali non sono mai venuti meno: sostenere Matteo Salvini per la carica di Segretario Federale, ritengo sia la continuità di un percorso iniziato allora. Credo che la sua tenacia, il coraggio e la concretezza, che lo hanno contraddistinto in questi anni di “gavetta”, meritino la fiducia dei militanti».
Voce fuori dal coro Andrea Monti, assessore provinciale al Turismo, che ha firmato la candidatura di Umberto Bossi per il Congresso Federale: «Si tratta di una scelta che trova le sue motivazioni non solo nel passato, ma anche e soprattutto nel futuro. Nella Lega in cui sono cresciuto, piegando volantini la sera in sezione per distribuirli il giorno dopo, in quella Lega lì non c’era bisogno di interrogarsi su quale fosse il candidato migliore, c’era un capo e si seguiva, nella buona e nella cattiva sorte, nel successo come nella sconfitta. Potrebbe quindi essere solo per riconoscenza, per affetto, per rimanere fino in fondo, anche e soprattutto nel momento in cui converrebbe meno farlo, al fianco di chi ci ha guidato in battaglia, di chi ci ha regalato l’orgoglio di essere lombardi, padani. Ma se fosse solo questo, allora sarebbe vero che il rischio è quello di voler ridurre la Lega ad un movimento di nostalgici, di fedeli che decidono di resistere, anche se il nemico è già dentro Berlino e fuori dal bunker. La Lega Nord del futuro dobbiamo iniziare a rimodellarla, a plasmarla, per farla tornare a crescere; dobbiamo ritornare ad essere forti, una Lega potente ed egemone soprattutto sul terreno delle riforme. E per fare tutto questo, a mio giudizio, non possiamo prescindere da solide basi, dal valorizzare i nostri sacri principi, dal rivendicare la nostra diversità politica, dal ricordare e ricordarci che noi non siamo uguali agli altri, perché noi siamo la Lega. Ecco perché la mia decisione, di firmare la candidatura di Umberto Bossi, c’entra tanto con il futuro, e relativamente poco con il passato».