Stampante 3D: la nuova frontiera dell’industria e della tecnologia

Il convegno, promosso da Nuvola Verde, Camera di Commercio e Comune, si è sviluppato nel corso della giornata con diversi interventi ma anche testimonianze dell’impiego della stampante 3D.
Rivoluzione digitale in arrivo? Ieri presso l’Urban Center di Monza si è tenuta una conferenza per discutere dell’avvento del “mondo 3D” all’interno del settore industriale e per capire quali ripercussioni può avere nell’imprenditoria brianzola.
Il convegno, promosso da Nuvola Verde, Camera di Commercio e Comune, si è sviluppato nel corso della giornata con diversi interventi ma anche testimonianze dell’impiego della stampante 3D. Il tavolo dei lavori in mattinata è stato aperto da autorità locali e da un team di esperti. Hanno partecipato Carlo Abbà, assessore comunale alle Attività produttive del Comune di Monza, Renato Mattioni segretario generale della Camera di commercio brianzola, Donatella Scarpa presidente di CONFAPI Industria, Paolo Ferrario segretario generale in Apa Confartigianato, Maurizio Parini (Solving – Efeso), Massimo Banzi (Arduino), David Orban e suo figlio Cosimo (Singularity University USA).
«La tecnologia e le informazioni su di essa sono essenziali al giorno d’oggi – afferma Renato Mattioni – perché sono il pane di cui si nutrono le imprese che sopravvivono e che si evolveranno. Essa non sostituisce tuttavia l’attività dell’artigiano ma la coadiuva ad un lavoro più efficiente. La Brianza ha l’onere di doversi sviluppare, essendo, come zona geografica, la seconda potenza europea dietro la Ruhr. Tramite le nuove novità tecnologiche (stampante 3D e CLOUD Computing) i territori diventano luoghi simbolici per l’imprenditoria mondiale e ricevono pertanto sempre più investimenti. Infatti, ad oggi, il 40% dei giovani vogliono creare un lavoro autonomo, solo il 27% accettano un lavoro subordinato».
«Questo nuova tecnologia che avanza – aggiunge Scarpa – permette di concretizzare le idee in poco tempo. Il prodotto messo sul mercato può quindi vincere la concorrenza. Idee e competitività devono stare alla base della “fame di conoscenza” degli imprenditori brianzoli, la creatività fa la differenza».
Spazio è stato dato al funzionamento della stampa tridimensionale. «Si prende un oggetto preesistente, lo si scannerizza, viene registrato nel PC che inizia la stampa: il processo consiste nel deposito strato su strato del materiale scelto inserito. Nelle stampanti tradizionali l’unico materiale inserito è l’inchiostro che getta gocce sul foglio. Invece nella 3D si può utilizzare qualsiasi materiale: si può intuire pertanto che può essere utile per medicina (creazione di protesi adatte al trapianto) e per il “Bioprinting” (produzione di tessuti organici tramite cellule vive). In questi casi la stampante 3D è utile per la prototipizzazione individuali di queste cose, saranno stampati oggetti che si adatteranno perfettamente e personalmente all’individuo, a differenza della produzione di massa» spiega David Orban
Ulteriori vantaggi? «per la stampante non vi è alcuna diversità tra oggetti semplici e complicatissimi né sul piano pratico né su quello economico; permette alle imprese di sopportare costi fissi molto inferiori, e i soldi risparmiati possono essere utilizzati per la formazione di persone con nuove idee. E’ un circolo vizioso, la stampante 3D può essere la svolta in ogni settore» continua Orban.
Il messaggio che si è voluto trasmettere è che per rimanere sempre competitivi è necessario cavalcare l’inarrestabile onda innovatrice e distruttrice della tecnologia. “Quando soffia il vento del cambiamento, gli uni costruiscono muri, gli altri mulini a vento” (proverbio cinese).
By D.M.