Monza e i pericoli delle automobili. L’appello di Monzainbici

18 novembre 2013 | 00:38
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Monza e i pericoli delle automobili. L’appello di Monzainbici

Troppe auto a Monza. Monzainbici, l’associazione ciclo ambientalista, lancia un appello contro il crescente traffico motoristico del capoluogo brianzolo.

Troppe auto a Monza. Monzainbici, l’associazione ciclo ambientalista, lancia un appello contro il crescente traffico motoristico del capoluogo brianzolo. «Il traffico veicolare a motore nella nostra città, ha molteplici conseguenze negative. Premesso che l’auto privata, in molte occasioni è utile e indispensabile, in molte altre è assolutamente inutile e anche dannosa. È l’uso improprio che la rende tale. Infatti la maggior parte degli spostamenti (52%) è al di sotto dei 5 chilometri. Solo il 3% degli spostamenti è superiore ai 50 km».

monzainbici-cartellino-bici-mbIl problema è sempre il solito, che fare, per snellire il traffico? «Avremmo bisogno di incrementare fortemente il trasporto pubblico e la mobilità ciclistica, ma queste due modalità vengono tranquillamente trascurate a favore di superstrade e autostrade, che non fanno altro che incrementare il trasporto privato in un circolo perverso che non sarà in grado di cambiare la situazione. “Non c’è dunque da stupirsi se la nostra personale “dieta” annuale di CO2 nei trasporti supera le 2 tonnellate: in Italia, per ogni chilometro percorso in automobile si emettono mediamente 160 grammi di CO2 per passeggero. Quattro volte di più che con il treno e in autobus”. (da “Le città sostenibili” di Andrea Poggio). Sono necessari due tipi di interventi, che vanno percorsi simultaneamente: incentivare una mobilità alternativa (biciclette, pedonalità e mezzi pubblici) e disincentivare l’utilizzo della propria auto attraverso varie limitazioni. Un esempio che sta offrendo risultati incoraggianti è la Congestion Charge (area C) di Milano. “I cittadini raggiungono ancora il centro di Milano, ma il 40% non usa più l’auto (da “Le città possibili” di A. Poggio)”».

«A Monza – conclude Monzainbici – abbiamo uno più alti tassi di motorizzazione in Italia con oltre 600 auto ogni 1000 abitanti e una relativa occupazione di spazi pubblici devastante. Per fortuna è iniziata un’inversione di tendenza che vede, in Italia, una contrazione sia dell’uso che del possesso di automobili. Le vendite di biciclette hanno superato quelle delle auto. (1.600.000 contro 1.400.000). Anche Monza vede ridursi il suo parco auto con un lieve decremento ma significativo. Rispetto invece agli incidenti mortali. Sempre considerando la statistica dal 1999 al 2012 possiamo vedere che lo stillicidio di persone che perdono la vita sulle strade di Monza è continuo e inesorabile. Una media di 7 cittadini morti all’anno e 1.6 ciclisti che vengono investiti mortalmente ogni anno. Con punte da brivido. Nel corso del 2012 ben 3 ciclisti hanno perso la vita sulle strade cittadine. Una fatalità? Come qualcuno azzarda ad affermare. Noi dichiariamo che NO!, non è una fatalità. Si può e si deve evitare questa strage silenziosa».