Monza, il Cavriga non chiude e rilancia. Il traffico passa dal Parco

4 novembre 2013 | 08:28
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Monza, il Cavriga non chiude e rilancia. Il traffico passa dal Parco

“No” con rilancio. È un picche assoluto quello che il comune di Monza e nello specifico l’assessore alla Viabilità, Paolo Confalonieri, hanno riservato alle associazioni ambientaliste che chiedono la chiusura al traffico in alcune fasce orarie del viale Cavriga.

“No” con rilancio. È un picche assoluto quello che il comune di Monza e nello specifico l’assessore alla Viabilità, Paolo Confalonieri, hanno riservato alle associazioni ambientaliste che chiedono la chiusura al traffico in alcune fasce orarie del viale Cavriga, all’interno del parco di Monza. Lo scorso settembre, Creda onlus, Legambiente Circolo di Monza, Fiab Monzainbici, Comitato per il Parco, Wwf Lombardia e Legambiente Lombardia onlus si sono prestati per una conta delle autovetture in transito per la sopraccitata arteria, che collega Monza e Villasanta e che si anima giornalmente del passaggio di migliaia di mezzi motorizzati, quasi sei mila per le associazioni, quindicimila per il comune.

L’estensione dell’apertura del parco di Monza, anche in orario invernale, sarebbe un ulteriore modo per smaltire il traffico del capoluogo brianzolo, come rivelano gli stessi ambientalisti, in una nota stampa che ha seguito l’incontro con Confalonieri: «L’assessore ha dichiarato che la nostra proposta non è perseguibile per vari motivi, tra cui l’apertura invernale, la quale sarà utile per smaltire il traffico motoristico. Inoltre, secondo Confalonieri, i circa 4900 veicoli a motore rilevati sul Cavriga nella fascia di chiusura richiesta (10:00–17:00) transiterebbero su altre vie, ad es. l’asse Cantore-Boccaccio, dove già si superano i limiti di inquinamento atmosferico ed acustico. E sempre secondo l’assessore il Cavriga costituisce oggi un essenziale canale del consistente traffico est-ovest, che potrebbe ridursi solo quando venisse costruito il tratto brianzolo della Pedemontana, per il quale si stimano cinque anni di lavori dal loro inizio, peraltro ancora tutto da stabilire, mancando i finanziamenti. Abbiamo replicato che il prolungamento dell’apertura invernale, dalle 19:00 alle 20:30, va in direzione opposta alle nostre richieste e ci stupisce che sia stato deciso mentre era in corso la discussione sulla chiusura parziale ed all’insaputa, pare, dello stesso assessorato alla mobilità e che la sperimentazione deve essere condotta per tempi non brevi, per lasciare il tempo utile al traffico di assestarsi, anche mediante il ricorso ad altri mezzi di trasporti. Un solo mese non è sufficiente. Altre azioni possono essere d’aiuto a diminuire il traffico. Ad esempio a Milano la congestion charge (Area C) lo ha ridotto del 30%».