“Vogliamo sviluppo, futuro, lavoro”. La protesta di Cgil, Cisl e Uil a Monza

15 novembre 2013 | 18:34
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“Vogliamo sviluppo, futuro, lavoro”. La protesta di Cgil, Cisl e Uil a Monza

Mobilità, cassa integrazione, lavoratori esodati. Precari a vita e giovani disoccupati. Una situazione occupazionale disastrosa.

Circa 150 le persone che questa mattina a Monza, sfidando il maltempo e la pioggia battente, hanno deciso di aderire allo sciopero di quattro ore indetto dalle sezioni brianzole di Cgil, Cisl e Uil. Un’agitazione che ha interessato tutte le categorie del settore pubblico e privato e che ha avuto come obiettivo quello di puntare l’attenzione sulla nuova legge di stabilità presentata dal governo Letta.

I manifestanti si sono ritrovati in largo Mazzini intorno alle 9.30 e, dopo aver attraversato le vie centrali della città, si sono radunati in piazza Roma per ascoltare il comizio di Maurizio Laini.

«Uno sciopero di quattro ore, da solo, non può mettere a posto le cose – ha tuonato dall’alto del palco allestito per l’occasione sotto i portici dell’Arengario il Segretario generale di Cgil Monza e Brianza – ma vuole dimostrare che, se rimaniamo uniti, possiamo combattere. Non chiediamo né una rivoluzione né un cambiamento repentino, ma attenzioni e segnali nella giusta direzione».

Mobilità, cassa integrazione, lavoratori esodati. Precari a vita e giovani disoccupati. Una situazione occupazionale disastrosa. Questo il tragico il quadro tracciato da Laini e confermato dalle RSU di svariate aziende presenti in piazza Roma con striscioni e bandiere: tra gli altri, rappresentanze della monzese Colmar, di Bames e Sem di Vimercate, della Star e di Micron, entrambe con sede ad Agrate. E poi esponenti di FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza) Cgil, FEMCA (Federazione Energia Moda Chimica e affini) Cils, della Federazione Unitaria Alimentaristi Comprensorio della Brianza, dei sindacati dei pensionati. E poi ancora rappresentanti di Fiom e RSU della Carrier di Villasanta.

Maurizio Laini ha parlato anche a nome di Cisl e Uil quando ha affermato che nella provincia di Monza e Brianza devono essere costruite delle condizioni per ripartire e per poter così conservare le eccellenze, la ricerca e l’innovazione sul territorio. «Il primo passo però deve arrivare dall’alto, deve farlo il governo – ha concluso il Segretario generale – rinforzando la cassa integrazione, dando certezze a tutti gli esodati, diminuendo realmente le tassi ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, eliminando evasioni fiscali e mafie».