Scoperta la banda degli “uomini d’acciaio”, hanno rubato metallo per 2 milioni

L’organizzazione criminale è stata sgominata dalla polizia provinciale.
Si erano specializzati nel furto di acciaio di alta qualità. Sei uomini sono stati fermati dalla polizia provinciale di Monza e Brianza con l’accusa di associazione e delinquere e appropriazione indebita.
L’operazione è stata ribattezzata Iron man. In base a una stima degli agenti, in tre anni il sodalizio criminale avrebbe sottratto duemila tonnellate di acciaio inox per un valore di due milioni di euro. Secondo le indagini condotte anche con intercettazioni telefoniche e localizzatori satellitari, la banda derubava il metallo che un’azienda dell’hinterland di Milano inviava a una fonderia del vicentino. Tuttavia, appena partiti, i camion si fermavano vicino a Vimercate nel piazzale di una ditta che tratta rottami per sostituire l’acciaio con materiale di scarto. Il trucco ha funzionato bene per quasi tre anni, fino a che il titolare dell’azienda è stato avvertito dalla fonderia che parte del suo acciaio era di scarsa qualità. A quel punto, l’imprenditore ha fatto seguire i suoi camion da un investigatore privato e ha scoperto il trucco. La Procura ha chiuso le indagini e a breve dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio.
Tre della banda sono autotrasportatori di 50, 47 e 30 anni dipendenti della ditta che spediva l’acciaio in fonderia (il trentenne è romeno), un quarto è un padronicino di 40 anni originario della Provincia di Bolzano (in casa sua sono stati trovati anche dieci fucili regolarmente denunciati, mille munzioni e alcuni grammi di hashish per uso personale) e due sono titolari della ditta di rottami di 55 e 35 anni, quest’ultimo di origini argentine. I sei sono tutti incensurati, tranne uno dei due titolari della ditta di rottami che è sotto processo per importazione illecita di silicio dalla Romania.