Sesto, grazie alla stampa tolta (forse) la tassa sulle scritte lapidarie

4 novembre 2013 | 00:09
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Sesto, grazie alla stampa tolta (forse) la tassa sulle scritte lapidarie

Ricordate la storia dell’odioso balzello sestese sulle lettere che compongono le dediche sulle lapidi cimiteriali? Sembra che proprio, grazie all’eco sulla stampa (anche MbNews) la storia si sia conclusa positivamente.

Ricordate la storia dell’odioso balzello sestese sulle lettere che compongono le dediche sulle lapidi cimiteriali? Sembra che proprio, grazie all’eco sulla stampa (a cui anche MB News ha contribuito) la storia si sia conclusa positivamente. Ieri mattina infatti la povera vedova che si era vista recapitare 600 euro in più, oltre le spese del funerale, per pagare quella tassa paradossale, ha ricevuto le scuse del funzionario dell’ufficio cimiteriale e la promessa che la tassa non la pagherà. E probabilmente verrà eliminata per tutti.

A comunicarlo sulle sue pagine di facebook è stato Roberto Di Stefano il consigliere comunale di Forza Italia che ha fatto “scoppiare il caso” e che ha presentato un’interrogazione al sindaco Monica Chittò per eliminare questo odioso balzello che impone – solo a Sesto in tutta Italia – di pagare due euro a battuta (lettera) per ogni dedica sulle lapidi di marmo dei loculi al cimitero.

Il tutto perché la scritta in un luogo pubblico come il cimitero sarebbe assimilabile a pubblicità a pagamento! A prima vista comunque, con le promesse del funzionario e del vicesindaco Cagliani, vicenda sembra chiusa, anche se Di Stefano non è certo al 100 per cento. «Fino ad oggi nè la vedova, nè io ho ricevuto risposte o rassicurazioni scritte, speriamo che l’eco sulla stampa costringa il sindaco a mettere una parola fine anche rispondendo per iscritto alla mia interrogazione».