Villasanta. La tigre bianca del circo Bellucci-Orfei indigna Enpa e Lav

Sui manifesti pubblicitari il circo vanta di essere “l’unico con più di cento animali”. Tra questi una rarissima tigre bianca, che prende parola e dichiara: “Sono l’unica bianca come il latte. Vedere per credere”.
«Nei circhi gli animali, oltre a essere prigionieri, sono costretti ad addestramenti crudeli e umilianti». Un pensiero condiviso dall’Ente Nazionale Protezione Animali e dalla LAV, Lega AntiVivisezione, e stampato sui volantini distribuiti in questi giorni a Villasanta. Un pensiero che in molti appoggiano e sostengono.
«Ballare, saltare attraverso un cerchio infuocato, giocare con un pallone sono comportamenti innaturali che provocano disagio psicologico e malessere fisico. Cosa può esserci di educativo e divertente in uno spettacolo basato sulla coercizione, sulla violenza, sulla privazione della libertà e della dignità di un essere vivente?», chiede il volantino distribuito dalle onlus.
I sostenitori dei diritti degli animali hanno deciso di manifestare così il proprio dissenso, distribuendo costantemente materiale informativo a tutte le persone che, a partire da giovedì 31, e fino a oggi, lunedì 11 novembre, si sono recate a Villasanta, in via Vecellio, per assistere agli spettacoli del “Circo Bellucci più Mario Orfei”.
Sui manifesti pubblicitari il circo vanta di essere “l’unico con più di cento animali”. Tra questi una rarissima tigre bianca, che prende parola grazie alla nuvoletta tipica dei fumetti, e dichiara: “Sono l’unica bianca come il latte. Vedere per credere”.
Noi di MB News siamo andati a Villasanta e la tigre bianca l’abbiamo vista davvero, da lontano. Camminava avanti e indietro nervosamente richiusa nella gabbia che condivideva con un altro esemplare di tigre. Abbiamo visto cavalli e cammelli, percorrendo il perimetro che delimita il terreno che è stato occupato dal circo.
Sabato pomeriggio, il 9 novembre, poco prima delle 17.30, orario dello spettacolo pomeridiano, l’affluenza alla biglietteria del circo era tutt’altro che scarsa. Numerose le famiglie che hanno deciso di portare i propri figli a vedere lo spettacolo, per le motivazioni più diverse. Alcuni imbarazzati hanno risposto, in modo ipocrita, di non sapere nemmeno che ci fossero animali, altri hanno confessato di essersi rifugiati al circo perché, altrimenti, non avrebbero saputo come tenere impegnati i più piccoli in un brumoso pomeriggio di tardo autunno.
Solo un paio di persone hanno sostenuto di essere contrari a uno spettacolo che coinvolge e sfrutta animali, ciononostante hanno deciso di assecondare i desideri dei bambini. Spiegando loro, però, la relativa eticità della kermesse.
«Se dobbiamo metterci a discutere di eticità rimaniamo qui fino a domani mattina» ha dichiarato il sindaco di Villasanta Emilio Merlo. Interpellato telefonicamente per sapere come mai ha concesso al circo di fermarsi in città – permesso non scontato, visto che altri comuni, come quello di Monza, negano la permanenza a circhi che usino animali – ha spiegato che «un circo come questo, con tutte le carte in regola, ha tutto il diritto di lavorare».