Il supercommissario Caio incontra lavoratori St e Alcatel-lucent

Mattinata intensa per il supercommissario all’Agenda Digitale Francesco Caio, nominato da Enrico Letta che ha prima incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali di St e Alcatel-Lucent in comune a Vimercate e poi si è recato all’Energy Park.
Mattinata intensa ieri per il supercommissario all’Agenda Digitale Francesco Caio. Nominato da Enrico Letta ha prima incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali di St e Alcatel-Lucent in comune a Vimercate e dopo si è recato all’Energy Park per incontrare i vertici di Segro e i sindaci del circondario, presente anche Giacomo Piccini del distretto Green&High Tech Brianza.
Accompagnato dal deputato del Pd Roberto Rampi, Caio ha voluto conoscere la situazione delle principali aziende dell’high tech vimercatese. Caio sta facendo un “tour” lungo tutto lo stivale, che lo porterà entro fine dicembre ad avere una visione completa del sistema digitale e delle telecomunicazioni italiano. Nel 2014 mister agenda digitale porterà il suo report all’attenzione del Governo dando delle linee guida sugli investimenti prioritari per l’Italia:
«A Caio abbiamo presentato la nostra situazione e abbiamo parlato delle implementazioni che si potrebbero portare alla produzione e al mercato digitale italiano – afferma Adriana Geppert, Rsu Alcatel-Lucent –. Solo con investimenti che potrebbero essere guidati dal Governo italiano si eviterà che la situazione peggiori».
Francesco Caio, 56enne manager napoletano, è stato nominato a giugno da Letta, che ha annunciato la sua scelta tramite Twitter. Molte le aziende italiane di alto livello per cui ha lavorato e in cui ha acquisito le proprie capacità che potrà riversare in questo progetto. La particolarità del suo lavoro è che non riceverà alcune rimborso in denaro per quello che sta facendo.
Presente all’incontro all’Energy Park, anche il consigliere regionale Enrico Brambilla, ex sindaco di Vimercate: «Caio ha il potere e le capacità per indicare al Governo le linee da seguire, ma sarà poi la politica che dovrà dare il via a tutto questo. Stiamo parlando di aziende private a cui però lo Stato potrebbe dare buoni motivi per restare in Italia e investire sul territorio. In Francia lo Stato ha fatto subito la sua parte investendo denaro per mantenere viva la St: da noi invece si sente parlare della possibile vendita di quote della stessa azienda, che invece dovrebbe essere più che tutelata».
All’Energy Park un corteo di un centinaio di lavoratori Alcatel-Lucent ha aspettato il commissario Caio per far sentire la propria voce.