Apa Confartigianato, Segretario Generale per il 2014 chiede di ridare fiducia alle imprese

26 dicembre 2013 | 07:01
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Apa Confartigianato, Segretario Generale per il 2014 chiede di  ridare fiducia alle imprese

Lancio un’occhiata oltre la vetrata dell’ufficio e vedo una lunga fila d’auto che procede a passo d’uomo. È l’effetto di una protesta che si allunga fino nel cuore di Monza, al centro dell’operosa Brianza, e obbliga a una riflessione sul disagio sociale che testimonia.

Lancio un’occhiata oltre la vetrata dell’ufficio e vedo una lunga fila d’auto che procede a passo d’uomo. È l’effetto di una protesta che si allunga fino nel cuore di Monza, al centro dell’operosa Brianza, e obbliga a una riflessione sul disagio sociale che testimonia.

Ogni giorno incontro imprenditori che hanno investito su un sogno, su un’opera che porta la loro firma e garantisce una forma alla loro creatività.

Ma è un sogno che stenta a mantenere il volo perché oggi chi prova a elaborare un progetto si vede penalizzato e persino umiliato da una politica disattenta e spesso sorda.

Sono anni che la nostra Associazione chiede attenzione su alcuni temi caldi: riduzione della pressione fiscale, alleggerimento del peso della burocrazia, credito ai piccoli e incentivi per l’innovazione e l’internazionalizzazione.

Le nostre imprese pagano più tasse di chiunque altro in Europa. La pressione fiscale effettiva rispetto all’imponibile è al 56,1%, molto più alta di quella tedesca, inglese o spagnola. Come possiamo ripartire in queste condizioni? Non abbiamo perso occasione, in questo 2013 scandito da diversi appuntamenti elettorali, di ribadire le nostre priorità, senza smettere nemmeno per un giorno di lavorare e produrre lavoro. È ora che la politica torni ad agire concretamente a vantaggio di chi non risparmia le proprie energie per lo sviluppo collettivo. È l’ora dei fatti. Le piccole imprese costituiscono l’80% delle realtà produttive del nostro Paese, una caratteristica che distingue l’Italia dagli altri contesti europei e la rende culla di quel “saper fare” che viene riconosciuto in tutto il mondo. Il sistema delle PMI ha bisogno di istituzioni pubbliche vicine e consapevoli del ruolo insostituibile dell’impresa diffusa in termini di ricchezza prodotta, occupazione e qualità di vita per il territorio e i cittadini. Solo una simile visione può generare e produrre opzioni efficaci nei diversi ambiti sopra citati, che costituiscono le priorità delle nostre imprese.

Abbiamo bisogno di provvedimenti concreti, come ad esempio la riduzione del prezzo dell’energia per le famiglie e per le imprese, un tema sul quale si sono reiterati annunci di ogni tipo senza alcun seguito per i piccoli. Da parte nostra abbiamo attivato un servizio gratuito di consulenza e controllo sulle forniture di energia elettrica e gas: CEnPI, il Consorzio Energia per le Imprese di Confartigianato. Il Consorzio opera come gruppo d’acquisto, quindi è in grado di individuare i fornitori migliori e ottenere i prezzi più convenienti, e offre una pluralità di offerte personalizzate a seconda delle esigenze delle singole imprese. Grazie ad un monitoraggio periodico dei consumi e dei costi, garantisce un risparmio reale sulle bollette di energia elettrica e gas metano, anche fino 50%.

Chiediamo alla politica che segua il nostro operare concreto: smetta di auspicare il rilancio delle PMI e si inizi ad approvare norme che finanzino non solo i grandi progetti industriali ma anche l’attività dei piccoli.

Anche sull’accesso al credito, i provvedimenti ratificati ad oggi favoriscono e garantiscono solo le banche.

In una parola, chiediamo alla politica che sulle PMI si passi dalle parole ai fatti, basta annunci, si operi per ridare fiducia alle imprese.

Da parte nostra, l’Associazione non si è tirata indietro e nel 2013 ha attivato un nuovo servizio: lo sportello Start up Impresa operante in diversi uffici sul territorio provinciale. Confartigianato mette a disposizione la consulenza one to one di esperti per effettuare check up che verifichino, tramite un’attività di monitoraggio e accompagnamento, i bisogni anche latenti della singola azienda in prospettiva di un reale ed efficace sviluppo su misura.

Inoltre il 2013 ha significato per noi il potenziamento del servizio Internazionalizzazione con diversi incontri di presentazione delle opportunità di specifici Paesi e consulenti specializzati delle singole aree d’interesse.

Con questi esempi voglio dimostrare che la nostra Associazione non si è lasciata abbattere dalle innegabili difficoltà. Impariamo questa energia instancabile dai nostri imprenditori e dalla consapevolezza che l’azienda resta uno degli snodi chiave per generare sviluppo e conseguentemente lavoro e occupazione.

Ma per incentivare il lavoro occorre sostenere chi vuole crearlo. L’apprendistato è uno strumento che ha sempre garantito un tasso di inserimento lavorativo post qualifica molto alto. Nelle imprese artigiane, infatti, i contratti di apprendistato si trasformano in assunzione a tempo indeterminato nel 70% dei casi. Le piccole imprese sono quindi un importante serbatoio di occupazione stabile e qualificata, soprattutto per i giovani.

Inoltre per far ripartire l’economia del territorio e della regione, ritengo che Expo 2015 possa costituire una grande occasione. È una sfida che gli imprenditori sono pronti a cogliere, a condizione di avere la possibilità di farlo. Chiediamo che sia consentito alle PMI di partecipare alle gare d’appalto per la manutenzione del sito espositivo e che venga promossa la costruzione o la sistemazione di alcune opere fondamentali che colmino, almeno in parte, le carenze infrastrutturali che incidono sui livelli di competitività della regione.

Gli imprenditori non smetteranno di lottare per lo sviluppo e la crescita delle proprie attività e del nostro Paese, ma per questo 2014 ci auguriamo un reale cambio di rotta della politica, a efficace supporto della fatica e della creatività delle aziende.

Paolo Ferrario
Segretario Generale
Apa Confartigianato Monza Brianza