CGIL Monza e Brianza, Laini: “Per la ripresa 2014… basta che la politica stia zitta, per carità!”

29 dicembre 2013 | 07:27
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CGIL Monza e Brianza, Laini: “Per la ripresa 2014… basta che la politica stia zitta, per carità!”

Un quarto delle famiglie brianzole festeggerà il Natale con un po’ di fatica: lavoratori e pensionati di Monza e dintorni faranno di tutto per creare un clima sereno attorno alle tavolate, ma i numeri della cassa integrazione, della disoccupazione costringeranno molti a tagliare.

Un quarto delle famiglie brianzole festeggerà il Natale con un po’ di fatica: lavoratori e pensionati di Monza e dintorni faranno di tutto per non far mancare nulla a figli e nipoti, per non sfigurare con i parenti quanto a tavole imbandite, per creare un clima sereno attorno alle tavolate sotto l’albero, ma i numeri della cassa integrazione, della mobilità, della disoccupazione, degli “esuberi” annunciati, il valore progressivamente più basso delle pensioni costringeranno molti a tagliare, a selezionare, a “risparmiare”.

Negli ultimi tre anni – e il 2013 è stato un “anno orribile – il reddito disponibile sul nostro territorio si è ridotto in modo considerevole: perché il manifatturiero (vanto industriale della nostra terra e della sua storia, dal mobile all’hi.tech, alle costruzioni) perde terreno, si contrae e teme le prospettive; il territorio perde competitività: nessuno, né pubblico né privato, investe nulla sullo sviluppo e sul futuro. Denaro quindi non ne gira: commercianti vicini alla disperazione e artigiani – contoterzisti, piccolissime aziende al traino delle grandi – al default.

Per quanto ci riguarda (come sindacato, intendo) abbiamo lavorato un anno solo in difesa, per tentate di rimandare le chiusure delle aziende e i licenziamenti, per attutire il peso della crisi sui redditi delle famiglie rincorrendo gli assegni degli ammortizzatori sociali.

Ma è dura. E duro è anche solo fare gli auguri per il 2014 a chi si trova in difficoltà: nessuno può illudersi, non sarà l’anno della svolta, del nuovo inizio, della ripresa.

Sarà ancora un anno di faticosa transizione: forse il prodotto interno lordo invertirà il suo trend disastroso e si alzerà di qualche decimale; forse la produzione industriale dopo cinque anni di cadute smetterà di cedere posizioni; ma l’occupazione tornerà a salire solo nel 2017, tra tre anni giusti giusti.

A meno che questo Paese non nuovo a miracoli economici e sociali non si ricordi improvvisamente del valore della sua storia e dei suoi successi, certo, ormai un po’ sbiaditi dal tempo.

A meno che non ritrovi con un sussulto di orgoglio la fiducia in sé, nell’intelligenza dei suoi giovani, nella creatività delle sue imprese e lanci a sé stesso prima e all’Europa poi un messaggio di speranza: “su le maniche: ne abbiamo viste di ogni; siamo capaci di lavorare e di creare valore; lasciateci fare e i risultati ci daranno ragione”.

Dimenticavo: e la politica stia zitta, per carità! Si muova il meno possibile…….

Auguri a tutti.

Maurizio Laini

Segretario Generale CGIL MB