Confindustria Giovani. “Ridestati Italia” e gli 11 motivi per credere nel nostro Paese

5 dicembre 2013 | 23:42
Share0
Confindustria Giovani. “Ridestati Italia” e gli 11 motivi per credere nel nostro Paese

Se c’è un’Italia che si è riaccesa e che ha voglia di fare è quella degli imprenditori. Lo ha dimostrato ieri sera l’evento “Ridestati Italia”, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Monza e Brianza alla Geico SPA, a cui hanno partecipato oltre 200 persone.

Se c’è un’Italia che si è riaccesa e che ha voglia di fare è quella degli imprenditori. Lo ha dimostrato ieri sera l’evento “Ridestati Italia”, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Monza e Brianza alla Geico SPA, a cui hanno partecipato oltre 200 persone.

Positività, spirito patriottico, ingegno, valore e merito. Sul palco dieci giovani under quaranta che hanno portato la loro storia, condividendo la scelta di voler far impresa oggi e qui in Italia. «Nonostante tutto, nonostante un Paese in crisi vogliamo dimostrare che sia ancora possibile essere persone di successo – ha introdotto il presidente del Gruppo Giovani industriali, Francesco Ferri, che ha aggiunto – Ogni mattina tutti noi ci svegliamo con passione, portiamo avanti i nostri progetti, i nostri sogni e facciamo valere le nostre idee, la nostra voglia di vincere le avversità per lasciare ai figli un’Italia migliore». Un Paese, come ha sottolineato Iacopo Morelli, presidente nazionale giovani Confindustria, più moderato, più libero e più orgoglioso.

E di ragioni per essere orgogliosi, ieri sera, ce ne sono state almeno undici. Dieci rappresentate dalle storie di queste neonate imprese di successo,a cui si è aggiunta quella narrata dalla azienda ospitante, la Geico Spa, leader nella realizzazione di impianti di verniciatura per automobili. «Entro il 2020 vogliamo realizzare un sistema di verniciatura completamente autosufficiente dal punto di vista energetico – ha dichiarato il Presidente e Amministratore delegato Ali Reza Arabnia, iraniano di origini, ma in Italia da molti anni – Un percorso ecologico che oggi ha raggiunto il traguardo del 56% di risparmio energetico con un investimento di 12 milioni di euro, realizzato nel nostro centro di ricerca italiano, perché – ha concluso con una battuta – la più importante risorsa naturale di questo Paese sono i cervelli».

E poi, uno dopo l’altro sono saliti sul palco loro, quelli che, nonostante la crisi, che non è solo economica, credono ancora nel nostro Paese. Primo, il tenente colonnello della Brigata Paracadutisti della Folgore Alessandro Albamonte che con una testimonianza toccante ha raccontato del suo orgoglio di essere italiano , un senso della patria così alto che ancora oggi sarebbe disposto a morire pur di salvare la vita di un suo concittadino, chiunque esso sia. E questa è stata la prima “luce” in questo Stivale in ombra, come ha metaforicamente detto il giornalista Matteo Caccia, autore di Radio 24, che ha introdotto Alessandro Biggi, 26 anni, fondatore di “20lines” , startup online che ha l’ambizione di innovare un mercato in crisi come quello dell’editoria. Da maggio 2012, 20lines ha raccolto i consensi di H-Farm Ventures che hanno investito 340mila euro nella crescita del progetto che oggi conta più di 35mila utenti registrati e 7mila scrittori tra cui autori del calibro di Giorgio Faletti, Wu ming e Carmine Abate.

ridestati-italia-geico (19)È stata la volta di Matteo Achilli, 21 anni, che già all’età di 19 aveva la folle idea di diventare imprenditore. E durante la 5° liceo lavora al progetto, che gli ha fatto conquistare la copertina di Panorama Economy, Egomnia, un social network che aiuta gli utenti a trovare lavoro facilitando l’incontro tra domanda e offerta. E a chi gli ha chiesto se i giovani in Italia hanno voglia di fare, ha risposto: «Sì assolutamente. In tanti hanno idee buone e quella luce negli occhi che solo l’entusiasmo ti dà, ma deve esserci un sistema che ascolta di più».

E se una persona decidesse di trasferirsi dal Brasile all’Italia per fare impresa, da quella nazione che tutti sanno essere in forte sviluppo, che cosa si potrebbe mai pensare? È stata la sua passione per gli accessori nel mondo dell’abbigliamento a portarla dal paese noto per l’ottimo calcio e il carnevale alla Milano patria della moda. Lei è Paula Cademartori, 30 anni, è oggi una dei talenti emergenti più quotati nel panorama dell’abbigliamento internazionale «In Italia avete una ricchezza che nessun altra nazione ha: la grande esperienza nel fabbricare oggetti di lusso. Solo qui trovo l’eccellenza artigianale che serve ai miei prodotti». Oggi Cademartori è presente con 176 punti vendita esclusivi nel mondo.

Oggi, invece, lui, Davide Casalini ha 37 anni e ha lasciato un posto fisso per realizzare Rnd Lab, società di consulenza focalizzata su innovazione, media e social media. Collaborano con i clienti del privato, pubblico e no-profit in Europa per individuare le opportunità di più alto valore, affrontare le loro sfide più critiche e trasformare le loro imprese in storie di successo digitali. «Abbiamo unito i contenuti alla passione e alla tecnologia non smettendo mai di fare ricerca».

E chi ha fatto della ricerca la sua passione di vita è Erica Dander, ricercatrice del centro Tettamanti di Monza. «Siamo quasi 70 specialisti e ogni giorno in laboratorio cerchiamo le cure per diversi tipi di mali. Come tutti sanno non è facile fare questa attività in Italia, ma attraverso degli sponsor privati i ricercatori possono essere adottati e portare a termine il loro lavoro: salvare vite umane».

Così come Dino Ruta, 37 anni professore alla SDA Bocconi School, nella sua vita ha fatto della ricerca il suo obiettivo: oggetto della indagine è il rapporto che c’è tra persone e prestazioni nel settore delle imprese e in ambito sportivo, approfondendo i temi di people strategy, leadership e organizzazione eventi. Molte le pubblicazioni al suo attivo.

È una storia di successo anche quella di Francesco Nazari Fusetti che a 20 anni, oggi ne ha 26, fonda ScuolaZoo e costruisce una delle comunità studentesche più innovative del panorama italiano. Il sito conta oggi 1,8 milioni di visitatori unici al mese e ha 910mila fan in Facebook. «Oggi ho 40 dipendenti e quindi la soddisfazione non è solo quella di aver fatto un progetto che piace ma che anche dà lavoro». Oggi Fusetti è in pista di nuovo con il progetto Charity Stars, una nuova dirompente piattaforma che raccoglie fondi per le ONG con la vendita di oggetti appartenenti alle celebrità.

E infine è salito sul palco il nuovo eroe dei due Mondi, Alex Bellini, 35 anni originario dell’Aprica, dimostrazione vivente di cosa significhi tener duro. Alex Bellini nel 2006 entra nella storia attraversando in solitaria a bordo di una barca a remi l’oceano Atlantico. In sala mostra anche il video di uno dei momenti più duri della successiva impresa, quando in 300 giorni di navigazione è andato da Lima all’Australia. «Basta piangere – è stata la sua invocazione – C’è la crisi, ma essa deve essere vissuta come crisi-avversità e così diventa un’onda, una difficoltà, sperabile . Oggi in troppi si piangono addosso, ma come sono riuscito con passione e tenacia ad attraversare due oceani, si può anche superare la crisi».

Con questa carrellata di testimonianza, di casi di successo, in questo modo il Gruppo Giovani Confindustria, guidato da Francesco Ferri, assieme a Nicolò Campanini e a Andrea Bianconi e tutto lo staff del direttivo,  hanno accorciato la distanza che c’è tra i sogni, le speranze dei giovani (imprenditori e non), e la realtà di questo Paese. Con “Ridestai Italia”, il gruppo di Monza e Brianza, ha completato il percorso compiuto in questo biennio: dopo il focus sulle start up con il progetto MB Valley, gli Stati Generali dei Giovani della Brianza, il Business matching con l’incontro MBBM presso l’autodromo di Monza, le iniziative con le scuole e con le università, è arrivato il messaggio positivo per il 2014. O per lo meno sia di ispirazione.

Foto realizzate da Marco Brioschi